sabato, Maggio 18, 2024
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Non prendetevela con i lavoratori del mondo dell’informazione

A cura di Marcello Rocco – Ha fatto molto discutere, come sempre, sul ring virtuale rappresentato dai social network, l’ennesima immagine dove il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è circondato da decine e decine di operatori del mondo dell’informazione; in spregio a qualsiasi regola e norma per contenere la diffusione del coronavirus.

Necessario garantire una corretta e quotidiana informazione

È  troppo facile prendersela con lavoratori come i giornalisti professionisti e pubblicisti, cameraman e fotografi, microfonisti e tecnici che spesso si trovano ad operare in contesti di difficoltà e di pericolo; vista soprattutto l’odierna contingenza alla quale siamo tutti sottoposti, per garantire una corretta e quotidiana informazione.

L’aspetto che va smascherato è l’ipocrisia di una certa politica

In questo caso l’aspetto che va smascherato è l’ipocrisia di una certa politica; che prima organizza le conferenze stampa, per annunciare i vari DPCM, distanziando di diversi metri ogni giornalista presente nell’atrio della location scelta; mentre il Premier si rivolge agli spettatori a social e reti unificate, indossando la mascherina (a differenza dei primi annunci); nonostante intorno a lui non ci fosse assolutamente nessuno, per poi concedere interviste per strada creando, di fatto, assembramenti, abbattendo così qualsiasi distanziamento sociale.

Le conferenze stampa si fanno mostrando al mondo circostante il rispetto dei protocolli di sicurezza

Se, quindi, le conferenze stampa si fanno mostrando al mondo circostante il rispetto dei protocolli di sicurezza, anche oltre il necessario, perché si ritiene che la simbologia e gli esempi visivi sono importanti in una fase delicata e di sofferenza come questa, allora tali comportamenti vanno portati avanti sempre e non soltanto quando fa comodo. Se così non fosse i cittadini, già sfiduciati e demoralizzati, potrebbero sentirsi presi in giro pensando che si trovano al cospetto di mosse puramente propagandistiche.

Una difesa tout court della categoria

Con questa presa di posizione non vogliamo fare, assolutamente, una difesa tout court della categoria, che pure ha le sue responsabilità; ma far passare il messaggio che se dei protocolli di sicurezza ci sono, allora devono valere sempre e per tutti; soprattutto se ci troviamo in presenza di rappresentanti delle Istituzioni; che dovrebbero dare l’esempio non soltanto in occasioni di rito o quando gli fa comodo magari per attaccare i propri avversari politici.

Dovrebbe essere garantita la possibilità agli operatori dell’informazione di svolgere il proprio lavoro

Pertanto dovrebbe essere garantita, quotidianamente, la possibilità agli operatori dell’informazione di svolgere il proprio lavoro, nel migliore dei modi; e ai cittadini di essere informati come loro diritto, senza la necessità di essere costretti ad affidarsi, esclusivamente, ai monologhi e ai post senza contraddittorio diffusi sui social network.

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