a cura di Marcello Rocco.
Nella serata di venerdì 22 marzo un commando terrorista ha assaltato il teatro “Crocus City Hall”, a Mosca, durante un concerto e ha cominciato a sparare indiscriminatamente sulla folla. Attualmente il bilancio, purtroppo destinato a crescere, è di almeno 143 morti e oltre un centinaio di feriti, di cui sedici in condizioni critiche, secondo l’agenzia russa “Interfax”.
Uomini armati, in mimetica, hanno fatto irruzione e hanno iniziato a sparare sul pubblico. Un messaggio dell’Isis rivendicherebbe l’attentato.
La sparatoria è avvenuta al “Crocus City Hall”durante l’esibizione della band rock “Picnic”. Si tratta della più grande sala di concerti a Mosca che può arrivare a contenere fino a 7.000 persone. Da quello che si sa, finora gli assassini dovrebbero essere quattro o cinque.
Come si vede nei video diffusi dai presenti gli assalitori hanno usato fucili automatici. La “Ria Novosti” afferma che gli uomini armati hanno anche ”lanciato una granata o una bomba incendiaria facendo scoppiare un incendio” che si è immediatamente propagato.
Parte del tetto del “Crocus City Hall” è crollato a causa dell’incendio.
Le prime dichiarazioni del governo russo e di quello ucraino
“La Russia ucciderà i leader ucraini se sono coinvolti nell’attentato a Mosca”. Sono le parole pronunciate dall’ex presidente e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev poco dopo l’attentato.
“L’Ucraina non ha assolutamente nulla a che fare con la sparatoria: l’Ucraina non ha mai utilizzato il terrorismo come metodo di guerra. È importante condurre operazioni di combattimento efficaci, azioni offensive per distruggere l’esercito regolare russo e porre fine all’invasione”. Queste, invece, le dichiarazioni del consigliere presidenziale ucraino MykhailoPodolyak.
Anche la Legione Russa della Libertà, gruppo paramilitare russo anti-Cremlino che effettua con regolarità attacchi nelle regioni di confine con la Russia, ha negato qualsiasi coinvolgimento.
L’attentato è stato rivendicato dall’Isis attraverso un comunicato diffuso su Telegram: “I combattenti hanno attaccato un grande raduno… alla periferia della capitale russa Mosca”. Sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità russe per verificare la veridicità di tale rivendicazione.
La condanna da parte del mondo riecheggia nelle dichiarazioni del Presidente Mattarella
Assoluta condanna dell’attacco terroristico da tutto il mondo: dall’Unione Europea al Governo Italiano.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è così espresso a riguardo:
“Il crudele attentato terroristico consumato a Mosca invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale”.