a cura di Marcello Rocco.
Uno degli appuntamenti più interessanti e coinvolgenti dell’edizione di quest’anno de “La Repubblica delle Idee”, organizzata dal quotidiano “La Repubblica”, è stato senza ombra di dubbio l’incontro avuto con Salvatore Esposito.
Quest’anno la kermesse, con tema “Mediterraneo: dove rinasce l’Europa dell’innovazione”, ha avuto luogo a Napoli tra il teatro Politeama e il Palazzo Reale e ha visto ospiti di primo piano del mondo della cultura, della politica e della società civile.
Salvatore Esposito presenta “Piedone” e ricorda Bud Spencer
Nella splendida cornice della Cappella Palatina del Palazzo Reale ha avuto luogo il dibattito “Napoli e Piedone”, condotto dalla giornalista Giulia Santerini.
Salvatore Esposito interpreterà Vincenzo Palmieri, erede spirituale dell’indimenticabile commissario Rizzo reso un’icona da Bud Spencer nei film “Piedone Lo Sbirro” del 1973 e “Piedone l’africano” del 1978.
Si tratta di una mini serie di quattro episodi che andrà in onda su TV Sky Original. Prodotta da Sky Studios, Wildside (società del gruppo Fremantle) e Titanus Production. Alla regia Alessio Maria Federici.
Quindi non siamo di fronte a un remake ma ad una sorta di sequel essendo l’ispettore Palmieri cresciuto nell’insegnamento dell’ispettore Rizzo.
Infatti il personaggio interpretato da Esposito ha dei tratti caratteriali in comune con l’ispettore a cui Bud Spencer diede il volto. Un uomo dallo straordinario talento, dal carattere spigoloso, a tratti burbero, poco convinto che il rispetto scrupoloso delle regole possa bastare ad assicurare i delinquenti alla giustizia in quanto troppo spesso la legge non basta.
L’attore napoletano ci ha tenuto a sottolineare le grandi qualità umane, oltre che recitative, di Bud Spencer. Qualità che consentirono all’indimenticabile attore di rendere “Piedone” un personaggio rimasto nell’immaginario collettivo degli italiani, al pari dei film interpretati insieme al collega e amico di una vita, Terrence Hill e che “per due/tre generazioni hanno rappresentato quelli che oggi sono i supereroi moderni”.
Salvatore Esposito ha raccontato alcuni aneddoti che gli sono stati riferiti direttamente da Giuseppe Pedersoli, figlio di Bud Spencer (Carlo Pedersoli), come il fatto che quest’ultimo avesse “una sua flotta di aerei che amava pilotare”.
“Un uomo che ha vissuto dieci vite..amato da tutti”. Testimonianza diretta che gli ha anche trasmesso il padre che avendo il negozio di barbiere a Santa Lucia (quartiere centrale di Napoli, n.d.r.) aveva modo di incrociarlo spesso e constatare direttamente la genuinità con cui si poneva con le persone.
Un cast che promette emozioni ma anche tante risate
Ad affiancare Salvatore Esposito in Piedone, tra gli altri, Fabio Balsamo dei “The Jackal” e Silvia D’Amico che, rispettivamente, interpreteranno l’ispettore aggiunto Michele Noviello, che nella vita avrebbe voluto dedicarsi alla sua grande passione per la storia medievale e invece si ritrova a lavorare in Polizia e la commissaria Sonia Ascarelli, capa del distaccamento di Polizia al porto di Napoli. Commissaria ligia al dovere e al rispetto delle regole che quindi entrerà subito in conflitto con Piedone. Al momento non sappiamo come evolverà il rapporto tra i due. Solo guardando la serie quindi scopriremo se magari scoppierà un’appassionata storia d’amore.
Un piccolo spoiler
Se c’è una cosa che sappiamo in anteprima è che Piedone sarà anche un misterioso lottatore di wrestling.
Idea venuta allo stesso Esposito per riproporre una lotta non considerata violenta all’interno della fiction dal momento che la produzione aveva bocciato la possibilità di riproporre un poliziotto che per fare giustizia avrebbe dovuto picchiare, a suon di “schiaffoni e cazzotti”, i delinquenti che si trovava a fronteggiare.
Salvatore Esposito ed il suo amore smisurato per Napoli
Se c’è un aspetto che accomuna il giovane attore con una leggenda del passato come Bud Spencer è l’umanità di cui parlavamo poc’anzi.
Basterebbe dire che, nonostante avesse i suoi impegni e i suoi bodyguard fossero a dir poco solerti, Salvatore Esposito ha trovato il tempo di scambiare due parole e farsi un selfie con tutti i numerosi fan che erano accorsi a vederlo.
Comportamenti che nel mondo dello spettacolo non sono affatto scontati; basti pensare alla reazione della cantante Alessandra Amoroso che tempo fa si rifiutò di firmare un autografo ad una fan che, in maniera estremamente educata, aveva chiesto all’ex concorrente di “amici” pochi secondi del suo tempo a fronte delle ore di viaggio e di fila che la giovane aveva affrontato per poter partecipare al suo concerto.
Salvatore Esposito conosciuto dal grande pubblico internazionale grazie a “Gomorra – La Serie” ha dimostrato, in questi anni, di essere molto di più del personaggio di successo Genny Savastano interpretato nella celebre serie ideata da Roberto Saviano.
Esposito ha dato prova di essere uno scrittore brillante, oltre che un affermato attore, scrivendo romanzi affascinanti come: “Lo Sciamano”, “Eclissi di Sangue”, “Dove il fiume incontra il cielo” e il libro autobiografico “Non volevo diventare un boss. Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra”.
Successo non arrivato per mera fortuna o rincorrendo scorciatoie, tipo quelle propinate dagli innumerevoli cialtroni che sui vari social network promettono di far diventare “ricchi e famosi” attraverso corsi improbabili, ma con l’impegno, la passione i sacrifici e tanto, tanto studio.
Infatti Salvatore Esposito, classe 1986, originario di Mugnano di Napoli, fin da bambino ha nutrito la una passione viscerale per il cinema e per la recitazione. Concluse le scuole superiori, dopo aver partecipato a dei cortometraggi, ha frequentato prima l’Accademia di Teatro Beatrice Bracco e poi la Scuola di Cinema di Napoli. Si è poi trasferito a Roma quando nel 2013 gli fu offerto il suo primo ruolo nella serie “Il clan dei camorristi” che rappresentò per lui il trampolino di lancio per essere scelto, l’anno successivo, come interprete di Gennaro Savastano in “Gomorra – La Serie”.
Un percorso, assolutamente non facile, come spiega nel video allegato a questo approfondimento, nel quale ha visto perdersi diversi amici che invece, a differenza sua, sono stati vittime di scelte di vita sbagliate che li hanno portati a scegliere scorciatoie paventate dalla criminalità organizzata.
L’attore ha parlato anche dell’assenza dello Stato che troppo spesso non interviene in maniera efficace e tempestiva per salvare tanti ragazzi e ragazze che avrebbero bisogno di spazi aggregativi dove vivere una sana socialità dove avere la possibilità di portare avanti passioni, speranze e sogni.
Un ragazzo di umili origini, figlio Giuseppe Esposito, barbiere e Assunta Vitaliano detta “Susy”, casalinga, che l’hanno sempre incoraggiato e sostenuto, anche nei momenti più difficili.
Una bontà d’animo che traspare dal suo viso, nonostante alcuni personaggi sanguinari che ha interpretato, è probabilmente il motivo principale per cui è diventato amico fraterno di Marco D’Amore, conosciuto ai provini della serie Gomorra, con il quale ha in comune valori e amore sconfinato per la propria terra natia.
Con questo spirito infatti non ha esitato a spendere parole di elogio nei confronti del rapper Emanuele Palumbo in arte Geolier esprimendogli vicinanza e solidarietà per gli attacchi, ingiusti e inaccettabili, ricevuti in occasione del Festival di Sanremo semplicemente perché “colpevole” di essere partenopeo o le critiche classiste di chi, per via delle sue umili origini, aveva contestato il confronto avuto con gli studenti dell’Università degli studi Napoli Federico II sede di Scampia.
Amore per Napoli che Salvatore Esposito rivendica con orgoglio e che traspare dai suoi social network ma soprattutto da ogni cellula del suo corpo quando parlando della città alle pendici del Vesuvio si entusiasma e si illumina di luce propria che riesce a trasmettere a tutti coloro che lo circondano in quel momento.