venerdì, Maggio 17, 2024
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Matteo Renzi e Bernie Sanders, due modelli a confronto

a cura di Marcello Rocco.

Mentre l’ex Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, incassa 80 mila dollari dal regime saudita, l’ex candidato alle primarie democratiche per la Casa Bianca, Bernie Sanders, raccoglie circa 1,8 mln di dollari per i più bisognosi.

“È un grande piacere e un grande onore essere qui con il grande principe Mohammad bin Salman. Per me è un privilegio poter parlare con te di Rinascimento. Credo che l’Arabia Saudita possa essere il luogo per un nuovo Rinascimento. Vostra Altezza, grazie.”. Così il leader d’“Italia Viva” Matteo Renzi mentre si rivolge nei confronti de “Il grande principe”, che ha fatto ridurre il giornalista Jamal Khashoggi letteralmente a brandelli.

Parlare di “nuovo Rinascimento” in un paese dove le donne vengono ancora discriminate e lapidate, gli omosessuali perseguitati e i blogger arrestati è un’offesa non solo verso la storia del nostro Paese e dell’Europa ma nei confronti di tutti coloro che, negli ultimi secoli, si sono battuti nel mondo per affermare i principi di libertà, eguaglianza e fratellanza.

È stato uno spettacolo indegno vedere un Senatore della Repubblica in carica e membro della commissione Difesa del Senato prostrarsi ai piedi del principe saudita, componente della famiglia reale, la quale controlla direttamente l’istituto che paga Renzi.

Negli stati uniti invece il Senatore Bernie Sanders raccoglie 1,8 mln di dollari per i meno abbienti

Mentre i nostri esponenti istituzionali si pongono in questi termini dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, dopo la rivoluzione democratica innescata dal neo Presidente Joe Biden e dalla sua Vice Kamala Harris, arriva la notizia dello tsumani Sanders.

Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato di come il senatore Bernie Sanders aveva fatto impazzire il web grazie alla sua semplicità. Uno scatto che lo immortalava seduto, in occasione dell’Inauguration Day, con mascherina chirurgica, parka e guanti di lana cuciti a mano, le cosiddette “muffole”.
Un’immagine divenuta virale attraverso un “meme” che ha fatto il giro del mondo grazie a decine di migliaia di versioni diverse.

Divertito da quello che stava accedendo, ha deciso di usare la sua immagine, diventata una vera e propria icona, per creare del merchandising: magliette, felpe e adesivi.
Materiale promozionale venduto in occasione della sua campagna.

Tutti gli oggetti sono andati esauriti sul suo sito web in meno di mezz’ora con il 100% del ricavato destinato ad associazioni benefiche del Vermont, Stato per il quale è Senatore.

Il democratico ha dichiarato: “Io e Jane siamo rimasti sbalorditi dalla creatività mostrata da così tante persone nell’ultima settimana e siamo contenti di poter usare la mia fama su internet per aiutare i cittadini bisognosi del Vermont. Ma questa somma di denaro non può sostituire l’azione del Congresso e farò tutto il possibile a Washington per assicurarmi che i lavoratori nel mio Stato e in tutto il Paese ottengano l’aiuto di cui hanno bisogno durante la crisi del coronavirus, la peggiore che abbiamo affrontato dalla Grande Depressione”.

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