sabato, Maggio 18, 2024
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L’amaro risveglio degli italiani. Finisce il lockdown ma iniziano i rincari ingiustificati

A cura di Marcello Rocco – Se gli oltre due mesi di quarantena sono stati difficili da affrontare per gli italiani il risveglio da questo lungo “letargo forzato” rischia di essere, particolarmente, amaro.

Finito, quindi, il lockdown ci siamo trovati rincari diffusi, su tutto il territorio nazionale e nei più svariati settori, fino al 50%.

Andrà tutto bene ma…

Se da una parte l’utenza, in questa “fase 2”, ha provato a dare seguito agli slogan “andrà tutto bene” e “insieme ce la faremo”, ritornando nel primo momento utile a loro disposizione a dare forza alle attività locali, in tanti casi, purtroppo, quella fiducia è stata, miseramente, tradita.

Senza ombra di dubbio alcune categorie hanno dovuto affrontare costi di gestione più alti in virtù dei nuovi protocolli di sicurezza, necessari per cercare di impedire la diffusione del coronavirus, ma gli aumenti che si sono registrati, anche tenendo conto di questo aspetto, in tantissimi casi, sono a dir poco ingiustificati.

La classifica degli aumenti

Codacons: “Siamo pronti a denunciare in Procura qualsiasi speculazione sui prezzi a danno dei cittadini”

A tal proposito è intervenuto anche il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori:

“Da lunedì 18, in concomitanza con la riapertura degli esercizi commerciali, stiamo ricevendo una raffica di segnalazioni circa incrementi dei listini in tutta Italia” – dichiara il Codacons – “In testa alla classifica dei rincari ci sono i bar, con molti esercenti che hanno ritoccato al rialzo il prezzo di caffè e cappuccino: ad esempio a Milano la classica tazzina consumata al bancone arriva a costare fino 2 euro. A Firenze alcuni locali hanno portato il costo dell’espresso a 1,70 euro, mentre a Roma si arriva a pagare 1,50 euro, contro 1,20 euro di Genova.

Aumenti spropositati ma non unici. Anche i parrucchieri, in base alle molte segnalazioni giunte al Codacons, hanno aumentato i listini, con rincari in tutta Italia per shampoo, messa in piega, taglio, e altri trattamenti. Seguono gli alimentari, con molti beni di prima necessità che hanno subito negli ultimi giorni sensibili rialzi al dettaglio. È un vero e proprio scandalo che commercianti ed esercenti scarichino i mancati guadagni e i maggiori costi legati al coronavirus sui consumatori finali.” – Chiosa il presidente Carlo Rienzi – “Siamo pronti a denunciare in Procura qualsiasi speculazione sui prezzi a danno dei cittadini, ed invitiamo gli italiani a segnalare al Codacons rincari dei listini registrati prezzo bar, ristoranti, parrucchieri ed esercizi vari.

I cittadini possono inviare la propria segnalazione alla mail info@codacons.it o contattando il numero 89349966.”

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