mercoledì, Maggio 15, 2024
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Joe Biden giura come 46° Presidente degli USA. Svolta democratica e ambientalista con i primi ordini esecutivi

A cura di Marcello Rocco – Mentre in Italia si è conclusa la prima fase della crisi di governo, gli Stati Uniti d’America voltano letteralmente pagina con la proclamazione del nuovo Presidente, Joe Biden e della sua vice Kamala Harris.

Il Presidente eletto Joe Biden e la moglie Jill Tracy “Stevenson” Biden sono arrivati al Campidoglio di Washington dove si è svolta la cerimonia del giuramento.
Un Campidoglio blindato, senza pubblico, fatta eccezione per gli ospiti d’onore e le 200 mila bandiere americane, a causa dell’emergenza medico-sanitaria legata al covid-19 e ai rischi di attentati come l’allarme bomba alla Corte Suprema e le minacce di morte all’indirizzo di Biden e la Harris dopo l’assalto di Capitol Hill ad opera dei supporter dell’ex presidente Donald John Trump. Quest’ultimo non ha presenziato alla cerimonia a differenza del suo vice Mike Richard Pence.

Gli Obama, i Clinton e i Bush presenti alla cerimonia

Barack e Michelle Obama, Bill e Hillary Clinton e George W. Bush e sua moglie Laura hanno partecipato alla cerimonia in Campidoglio.

L’amico fraterno Barack Obama, in occasione della vittoria elettorale, spese le seguenti parole per Joe Biden:

“Siamo fortunati che Joe abbia quello che serve per essere Presidente e si porti già così. Perché quando entrerà alla Casa Bianca a gennaio, affronterà una serie di sfide straordinarie che nessun Presidente in arrivo avrà mai avuto: una pandemia infuriata, un’economia disuguale e un sistema giudiziario, una democrazia a rischio e un clima in pericolo.

So che farà con il cuore il proprio lavoro ed i migliori interessi di ogni americano, a prescindere dal voto espresso. Quindi incoraggio ogni americano a dargli una possibilità ed il proprio sostegno.


I risultati delle elezioni ad ogni livello dimostrano che il paese rimane profondamente e amaramente diviso. Starà non solo a Joe e Kamala, ma ad ognuno di noi, fare la propria parte – raggiungere oltre la nostra zona di comfort, ascoltare gli altri, abbassare la temperatura e trovare un terreno comune da cui andare avanti, tutti di noi che ricordiamo di essere una nazione, sotto Dio.

La nostra democrazia ha bisogno di tutti noi più che mai. E Michelle ed io non vediamo l’ora di sostenere il nostro prossimo Presidente e la First Lady, come possiamo.”

L’ex Segretario di Stato, Hillary Clinton, ha salutato l’entrata in carica di Kamala Harris con il seguente tweet:
“Mi fa piacere pensare che quello che per noi è oggi storico – una donna che giura per la vicepresidenza, sembrerà una cosa normale e ovvia quando le nipoti di Kamala saranno cresciute.”

La coppia presidenziale, insieme alla vice presidente eletta Kamala Harris e al consorte Douglas Emhoff, oltre ai leader democratici e repubblicani del Congresso, è stata accolta da un picchetto d’onore schierato lungo la scalinata.

Emozionante la performance di Lady Gaga alla quale è stato dato l’onore di cantare l’inno americano.

A giurare per prima è stata Kamala Harris la quale, precedentemente, aveva diffuso sui suoi canali social il video messaggio nel quale aveva affermato:

“Sono qui oggi grazie alla donne che ci sono state prima di me, che mi hanno preceduto.
Generazioni di donne afroamericane, asiatiche, bianche, ispaniche, native americane» che hanno fatto la storia americana. Donne che si sono battute per l’uguaglianza, la libertà. E che continuano a combattere per i loro diritti.”

Ha poi cantato la stupenda Jennifer Lopez la quale, durante la sua performance, ha lanciato, in spagnolo, un invocazione all’insegna dei diritti e la libertà.

È quindi arrivato il momento per il 46° Presidente degli USA giurare. Dopo il giuramento ha baciato sua moglie Jil al suo fianco.

Il neo Presidente Joe Biden ha quindi  pronunciato il suo primo discorso presidenziale:

“Questa è la giornata dell’America, della democrazia, della storia, della speranza.
La nostra democrazia è forte […] dobbiamo essere uniti contro l’astio, l’estremismo, la violenza.
Chiedo a tutti gli americani di aiutarmi a unire il Paese. Metterò tutta la mia anima per riunire la nazione.
Sarò il Presidente di tutti gli americani, mi batterò anche per coloro che non mi hanno sostenuto. 
Lo so, parlare di unità può sembrare una folle fantasia in questi giorni. So che le forze che ci dividono sono profonde e reali. E so anche che non sono una novità. Ma l’unità è l’unica strada per andare avanti.
Per superare le sfide future serve unità. Voltiamo pagina, tutti insieme. Torniamo ad ascoltarci con rispetto, dobbiamo respingere la cultura della faziosità. Dobbiamo essere diversi rispetto al passato, siamo molto meglio di quello che abbiamo visto.
È ora di mettere fine a questa guerra incivile.

Biden durante il discorso ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio per le vittime della pandemia, che negli Stati Uniti sono oltre 400.000, scandendo le seguenti parole: “Per uscire da questo inverno buio, dovremo agire come nazione.”

I 17 ordini esecutivi firmati dal Presidente Biden in netta contrapposizione con l’amministrazione Trump

Il neo Presidente Joe Biden ha appena firmato 17 ordini esecutivi che segnano una netta inversione di marcia rispetto al recente passato.

Tra questi ci sono il ritorno degli Usa nell’Organizzazione Mondiale della Sanità e nell’accordo sul clima di Parigi.

Altri importanti provvedimenti riguardano l’immigrazione, come la sospensione della costruzione del muro anti migranti ai confini del Messico, l’annullamento del “muslim ban” (la controversa sospensione degli ingressi dei cittadini di alcune nazioni a maggioranza musulmana).

A riguardo Biden intende inoltre far approvare dal Congresso una riforma dell’immigrazione che renderà più accessibile l’ottenimento della cittadinanza americana a tanti milioni di stranieri che attualmente sono sul territorio americano senza permesso di soggiorno.

Altri importanti ordini esecutivi firmati dal neo Presidente statunitense riguardano l’obbligo di mascherina nelle proprietà federali, il blocco dei pignoramenti per milioni di americani in difficoltà economiche a causa della pandemia e il ripristino della protezione di alcune riserve naturali.

Curiosità: Trump si tiene la valigetta nucleare

Cambia anche il protocollo per la consegna della “football”, com’è nota in gergo la valigetta con i codici nucleari del presidente USA, con la decisione del presidente uscente Donald Trump di non partecipare alla cerimonia per l’insediamento del suo successore Joe Biden a Washington.

Come riferisce la CNN, probabilmente, la valigetta, fino ad ora nelle mani di Trump, lo seguirà in viaggio in Florida (dove l’ex presidente si è diretto con la consorte dopo aver lasciato la White House) e rimarrà a lui accessibile ed attiva fino alle 11.59 ora di Washington.

Al neo Presidente Biden invece verrà consegnata una seconda valigetta dopo il suo giuramento a Capitol Hill.

Sostanzialmente non ci sono differenze rispetto a prima se non i protocolli di sicurezza che cambiano rispetto al passato. Di valigette infatti ne esistono diverse. In genere lo scambio è un’operazione che avviene seguendo il seguente protocollo: la valigetta è affidata ad un militare che di fatto è l’incaricato a supervisionare la valigetta e ad effettuare il passaggio di consegna della stessa tra il Presidente uscente ed il Presidente designato.

La CNN inoltre ha fatto sapere che sia l’ex presidente degli Stati Uniti sia la sua consorte hanno lasciato un messaggio scritto ai nuovi inquilini della Casa Bianca.

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