lunedì, Maggio 13, 2024
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Base permanente su Luna e Marte: possibile con la PNN, la Propulsione Non Newtoniana

Da più di 50 anni, ovvero dai tempi del progetto Apollo 11 con sbarco sulla Luna nel luglio 1969, assistiamo ancora al proposito irrealizzato di stabilire un avamposto permanente umano sulla Luna.

L’impossibilità fisica di mantenere purtroppo una base permanente sulla Luna è semplicemente dovuta al fatto che un razzo deve portare con se la massa da espellere per andare e tornare dalla Luna. Ad esempio l’Apollo 11 è tornato, in ammaraggio, con meno del 99% della massa di partenza.

Semplicemente si dovrebbe usare un sistema di propulsione che non espelle massa di reazione diversamente da un razzo ovvero PNN, ovvero la Propulsione Non Newtoniana, cioè creando un sistema di propulsione senza espulsione di massa di reazione. Perché il grande problema intrinseco che ha la missilistica è la perdita di massa.

“Dovremmo fare quello che molti chiamano reactionless drive o propellantless propulsion. Ma questo viola il principio di azione e reazione di Newton ed è considerato ufficialmente tuttora impossibile anche se non è illogico a livello elettrodinamico (www.asps.it/pnndatabase.htm)”, spiega Emidio Laureti, il responsabile del progetto di ricerca italiano.

“Bisogna sottolineare pure che l’elettrodinamica non era conosciuta ai tempi di Newton. Ora dopo anni di ricerche pensiamo di aver risolto questo problema con la PNN, Propulsione Non Newtoniana, o meglio di averne impostato le basi sperimentali per un successivo più ampio e profondo sviluppo” continua Laureti.

“Solo con sistemi di propulsione reactionless potenziati si può costruire una nave spaziale non perdente massa. E riproducendo i test di base della PNN ciò che ora appare incredibile sarà credibile“, conclude Laureti.

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