venerdì, Maggio 17, 2024
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Vacanze Post-Covid: arriva la serie Tv all’insegna della natura

Una delle domande più ricorrenti nel drammatico periodo di lockdown era: ma quest’estate riusciremo ad andare in vacanza?

Le spiagge erano inaccessibili, i sentieri erano chiusi e la circolazione era proibita, persino le seconde case erano irraggiungibili e il timore di rimanere confinati nel proprio comune anche durante il periodo estivo attanagliava tutta la popolazione già provata da mesi di durissime restrizioni.

Fortunatamente, con tutte le cautele e le normative del caso, potremo dedicarci a vivere le vacanze ormai imminenti con un ampio margine di libertà anche se qualcosa dovremo cambiare, soprattutto sul piano delle abitudini.

Gli abitudinari

Gli Italiani, si sa, sono molto abitudinari. Quando si trovano bene in un luogo, una riviera, un albergo, tendono a rinnovare anticipatamente prenotando le proprie ferie per decenni interi, mantenendo magari lo stesso ombrellone, nella stessa fila mare, per avere gli stessi vicini e le stesse amicizie. Ma quest’anno le cose saranno un pò diverse, gli spazi sono ridotti e non tutti sono intenzionati a spostarsi, i viaggi all’estero sono in forte calo e l’esigenza di spazio vitale e distanza sociale tende a parametrare le proprie scelte in un modo nuovo. C’è inoltre un aspetto inedito che emerge, forse per la prima volta, dopo tanti anni di consumismo esasperato e di vacanze di massa. Non potremo più affollarci sulla battigia, passeggiare la sera avanti e indietro sulle bancarelle in mezzo a fiumi di vacanzieri, ballare nelle discoteche o partecipare ad eventi e manifestazioni di gruppo.

Il richiamo alla natura

Nei silenziosi mesi di lock-down abbiamo percepito un bisogno preciso: l’aria aperta, gli spazi, la libertà, la possibilità di muoverci, camminare, correre, uscire in bicicletta o nuotare. Tante cose che avevamo sempre dato per scontate erano improvvisamente inibite, persino la possibilità di guardare il cielo, scrutare le nuvole, osservare un fiore che sbocciava nei prati di primavera, sentire il canto degli uccellini nel bosco o quello dei gabbiani in riva al mare.

Il richiamo della natura quest’anno è diventato un’esigenza, rinforzato dal bisogno di muoversi in uno spazio maggiore, possibilmente autonomi, frequentando meno persone e al tempo stesso isolando il proprio nucleo familiare. Infatti il boom di vacanze naturali ha spostato l’asse del turismo nazionale coinvolgendo un pò tutti.

Quelli che avevano ipotizzato viaggi internazionali, capitali europee, spiagge tropicali o escursioni all’estero si ritrovano a programmare la riscoperta dei meravigliosi contesti ambientali nostrani e per questo si affidano in molti casi a campeggi stanziali o camper itineranti. Ma non tutti hanno l’esperienza necessaria per approcciarsi a questa modalità di turismo vacanziero. La natura offre spazi, vantaggi e risorse inaspettati, ma non è un albergo 5 stelle dove sei servito e riverito. Qui la formula all inclusive non è prevista e bisogna sapersi muovere sia a livello organizzativo che operativo.

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