sabato, Luglio 27, 2024
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Nel “ventre” delle città: quando il bello è sotterraneo

A cura dell’Arch. Marco Minichiello Ogni città, metropoli, fino al più piccolo borgo di un lontano “paesello”, possono essere ricche di storia non solo a prima “vista”, bensì percepire, quanto di importante possa scorrere sotto i piedi, camminando.

La città di Napoli è un esempio di ricchezza nel sottosuolo; proprio sotto i piedi dove la storia può nascondere luoghi intrisi di fascino, e di suggestione.

Accedendo da Piazza San Gaetano, 68 (Via dei Tribunali) ci inoltriamo proprio nel ventre della città “ Napoli sotterranea” con i suoi labirinti e cavità antiche, che ci regalano un viaggio nella storia di 2400 anni, tra l’ epoca greca fino ai giorni nostri, attraverso profondità di 40 metri tra cisterne e sentieri…

Alla fine dell’era preistorica 5000 anni fa, risalgono i primi scavi, per poi arrivare al III secolo a. C quando i greci crearono cave per prelevare il tufo utilizzato per costruire le mura ed i templi di Neapolis, e i palazzi…

Gli scavi proseguirono in seguito anche con in romani, che nell’epoca di Augusto crearono una rete di acquedotti proveniente da molto lontano, esattamente dalle sorgenti di Serino, e contemporaneamente furono costruite condotte ed cunicoli per far arrivare l’acqua a fontane e abitazioni. A queste opere sotterranee  furono affiancate anche opere stradali e scavi di gallerie.

In seguito il nobile Cesare Carmignano nel XVI secolo si adoperò per la realizzazione del nuovo acquedotto con cunicoli per l’ approvvigionamento dell’acqua anche  per l’ampliamento crescente della città.

Questi cunicoli furono anche utilizzati come rifugi antiaerei per proteggersi dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ed illuminati per poter essere percorsi dal popolo, quando le sirene avvertivano gli imminenti bombardamenti…comunque oltre ai cunicoli, cisterne, graffiti si possono visitare anche gli orti-ipogei.


In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli.(Stendhal)

Città sotterranee nel modo…

La Cappadocia, una regione storica della Turchia centrale, ospita nientemeno che 36 città sotterranee e, a una profondità di circa 85 m, Derinkuyu è la più profonda. La rete di tunnel sotterranei, scoperta nel 1963, comprende tutte le stanze e le istituzioni di una normale città (abitazioni, stalle, chiese, magazzini, refettori, cantine…) e si pensa potesse contenere più di 20.000 persone.

Sotto le strade di Portland si nasconde un’intera città sotterranea nota come  ShanghaibTunnels o, meno comunemente, Portland Underground. Si dice che questa rete intricata fosse un tempo costituita da gallerie sotterranee che collegavano la Città Vecchia di Portland, detta anche Chinatown, al centro della città (Downtown). Purtroppo, molti di questi spazi e tunnel sotterranei sono stati riempiti nel corso di diversi lavori pubblici, ma alcuni sono ancora presenti e aperti al pubblico.

Furono aperte nel 1788 (Edinburgo), in un periodo di grande crescita ed espansione della città. Oggi, emanano ancora un’atmosfera di violenza e terrore. Nonostante fossero state inizialmente costruite per ospitare taverne, calzolai, arrotini, fonditori e altri artigiani, oltre che per immagazzinare merci illecite, si dice che i serial killer Burke e Hare conservassero qui anche diversi cadaveri, venduti poi per esperimenti medici. Successivamente, quando le attività si sono trasferite altrove, questo spazio è diventato la dimora dei più poveri della città, trasformandosi in bassifondi con pub e bordelli disseminati tra gli anfratti bui e umidi. Un luogo così cupo da far sembrare accoglienti i distretti a luci rosse dei giorni nostri.

Dixia Cheng, la città sotterranea di Pechino, è stata costruita negli anni settanta come rifugio per eventuali invasioni, bombardamenti e attacchi nucleari. La lunga rete di tunnel sotterranei, detta anche “la Grande Muraglia Sotterranea”, comprendeva quasi mille ingressi segreti e si narra che fosse dotata di servizi completi come scuole, ospedali e dormitori in caso i cittadini avessero bisogno di rifugiarsi qui per periodi più lunghi. Fortunatamente, questo enorme bunker sotterraneo non ha mai dovuto essere utilizzato per il suo scopo originale e, nel 2000, è stato aperto al pubblico. Il tour consente di esplorare solamente un tratto circolare del complesso, ma attira comunque visitatori da tutto il mondo. Dal 2008, Dixia Cheng è in fase di ristrutturazione ed è pertanto chiusa al pubblico, ma ricordate di aggiungerla al vostro elenco di luoghi da vedere almeno una volta nella vita e tenetevi aggiornati sulla data di riapertura.

La città di sale, Wieliczka, ad appena 15 chilometri da Cracovia,una delle attrazioni turistiche più importanti della Polonia, si è evoluta da una semplice serie di caverne oscure a un labirinto complesso, costituito oggi da ben 300 chilometri di gallerie sotterranee, circa 3000 camere e nove piani, i primi tre dei quali sono aperti al pubblico.

RÉSO, dal francese “réseau”, ovvero rete, è una delle principali attrazioni di Montreal. Questo enorme labirinto si snoda sotto le strade di Montreal, attorno all’area centrale del Downtown, e ospita un’ampia varietà di negozi, ristoranti, hotel, gallerie, cinema, sette fermate della metropolitana, una biblioteca e persino svariati appartamenti.

Setenil de las Bodegasun pueblo (cittadina) nel Sud della Spagna, non è una città sotterranea in quanto tale, ma si trova sotto un’enorme sporgenza rocciosa. Snodandosi lungo una gola angusta, erosa del fiume Rio Trejo, le abitazioni sono costruite dentro e sotto le pareti della gola stessa. Questo insediamento è nato in realtà per motivi pratici: per combattere il caldo in estate e il freddo in inverno, gli abitanti hanno costruito solamente la facciata delle loro case, poiché la parte posteriore era già riparata dalla natura.

La città di Pilsen, nell’ovest del paese, ospita il  Pilsen Historical Undergroundun labirinto lungo 20 km con passaggi, cantine e pozzi costruiti sotto le vie della città nel XIV secolo. Queste cantine fungevano un tempo da magazzino per cibo e botti di birra e, dicono alcuni, anche come via di fuga in caso di un attacco. Nonostante lo sciacallaggio sia vietato, la leggenda narra che vi sia un tesoro sepolto nelle mura delle cantine.

All’inizio del XX secolo, nella città di Moose Jaw, il Canada impose una famigerata tassa pro-capite sugli immigranti cinesi per paura che rubassero il lavoro ai canadesi. Spaventati e impossibilitati a pagare la tassa, i clandestini cinesi furono costretti a rifugiarsi sottoterra. Vi abitavano intere famiglie che lavoravano negli esercizi commerciali della città sovrastante in cambio di cibo e provviste, fino agli anni ’20, quando questo labirinto sotterraneo assunse una nuova funzione: vista la prossimità agli Stati Uniti, i tunnel furono utilizzati per far arrivare alcolici agli USA attraverso il Canada durante l’epoca del proibizionismo. Si sussurra che Al Capone fosse coinvolto nel contrabbando, anche se non è mai stato dimostrato.

Come un “saggio” scrisse, ed un “uomo” comune riuscì a leggere.:

“viaggiando, scrutando le culture cosmopolite nel mondo, “ ogni munn è paes”… -every world is a country-

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