Per scelta o per condizioni “avverse” capita di dover isolare la nostra sessualità in panchina per un periodo più o meno limitato.
A prescindere dall’età, il calo delle attività sessuali sembra piuttosto legato alle contingenze”, all’emotività, all’alleanza che la psiche stabilisce con il nostro corpo.
Sempre più spesso, motivazioni personali che implicano una sorta di “sacrificio” per l’ambizione di un animo che si “eleva”, sacrificano la sessualità; questo succede perché vissuta come prettamente legata alla dimensione corporea.
L’ “anima” del sesso, quello vissuto nell’intimità delle sensazioni emotive, diviene una fragilità da tenere sotto controllo o da inibire per il timore di investire troppo sui sentimenti.
Sesso sul round
Il sesso da “palestra sotto le lenzuola” diviene, così, una mera pratica da sbrigare per soddisfare un’esigenza fisiologica.
I corpi che si incontrano sul ring, saranno, in tal modo, uno strumento necessario solo ad esprimere il piacere.
Quando il lavoro, le ambizioni professionali o lo scandire del tempo in base a priorità altre, le “spie rosse” del sesso di attenuano fino a spegnersi.
La fame vien mangiando
Ma se la “fame vien mangiando”, anche la libido sfuma se accantonata in attesa di essere rispolverata.
Può, tuttavia, prendere le sembianze di un pensiero quasi ossessivo, di fantasie slegate dalla possibilità che si realizzino e alle conseguenti distorsioni cognitive.
Il nostro organismo risponde, con una dose di inconsapevole insofferenza che si distribuisce in dosi più o meno impattanti sul nostro vivere quotidiano.
Ossitocine ed endorfine, non coinvolte dalla mancata espressione libidica subirebbero una sorta di anestesia offuscando tutta quella serie di sensazioni intense legate ad una sessualità spesa nella sua “interezza” corporea ed emotiva.
Sesso e umore
L’umore scende e ci coinvolge in una spirale di irascibilità, pessimismo e bruschi sbalzi d’umore.
Come ogni dimensione umana, il sesso, è la complessa espressione di aspetti di personalità, vissuti emotivi, percezioni razionali e non rispetto al nostro corpo.
Ogni parte di noi, coinvolta nella sessualità, può assumere un peso rilevante rispetto alle altre colorando il sesso di sfumature particolari.
Un incontro fisico, mentale ed emotivo con l’altro implica un coinvolgimento e un’aspettativa “differente” dei due partner; può essere, pertanto fonte di stress o occasione per alleviarlo.
Fondamentale è la comunicazione, depotenziando i tabù che persistono e che ostacolano la libera espressione delle fantasie.
Ansia da prestazione
La cultura occidentale, mercificando corpo e sentimenti, ha, in apparenza, messo la disinibizione al bando.
In realtà, corpi perfetti esposti senza veli, effusioni pubbliche e sessualità spudorata in TV ha influito, negativamente, sull’ansia da prestazione.
Tra le lenzuola, accade, che ci si concentri più sulla performance che sul coinvolgimento dei sensi; l’ovvia conseguenza è il senso di frustrazione che si lega alle fantasie sessuali, tradendone l’intima fruizione e condivisione.
Sesso è comunicare il sorriso dell’anima; quando il sodalizio con il corpo, a prescindere dal coinvolgimento emotivo, è in armonia è in grado di primeggiare sul Tempo e sullo Spazio, annullandoli.