Lo studio di Bjarke Ingles ha pianificato un concept per una città galleggiante con capienza di 10.000 persone. Obiettivo di Oceanix è quello di aiutare le popolazioni minacciate da inondazioni, tsunami, uragani e dall’innalzamento del livello del mare.
Il progetto
Oceanix City sarà progettata in biorock, un materiale con rivestimento calcareo formato esponendo i minerali sottomarini alla corrente elettrica. Il materiale autoriparante può resistere alle più svariate condizioni atmosferiche avverse: è tre volte più duro del calcestruzzo,ma può galleggiare. Il progetto non solo è sostenibile, ma prevede una città resistente alle inondazioni e progettata per sopravvivere a mega tempeste. In caso di grandi cambiamenti meteorologici, l’intera città galleggiante può essere smontata e trainata in un luogo più favorevole.
I rendering, presentanti a New York mercoledì scorso, mostrano una serie di isole popolate da strutture di media altezza costruite con materiali sostenibili. Le città galleggianti verrebbero adagiate al largo delle principali città costiere, ma potrebbero essere trasportate in altre località in caso di cambiamenti climatici.
Il progetto integra una serie di soluzioni abitative pensate per elevare la qualità della vita dei suoi abitanti. Nelle città galleggianti, infatti, non sarà permesso l’ingresso di automobili o camion, ma bensì si sta penando ad una serie di veicoli elettrici per gli spostamenti, l’uso di droni per la consegna della posta e un’agricoltura oceanica, che prevede la crescita di cibo sotto la superficie dell’acqua, ma anche sistemi acquaponici.