Escursione naturalistica Trentova–Tresino tra miti e leggende: in viaggio con StyTravel

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2018

A cura di Marcello Rocco – Per www.stylise.it, all’interno della rubrica “In viaggio con StyTravel”, ho preso parte all’escursione che ha  avuto luogo ad Agropoli, tra Punta Tresino e la Baia di Trentova, animata dall’Associazione “Hirpo Escursioni”.

Un percorso di difficoltà “E”, con un dislivello di 240 mt, per un totale di 13 km e una durata complessiva di circa 5 ore.

A 3/4 del percorso, siamo stati investiti da una vera e propria “bomba d’acqua” (minuti, interminabili, sembrati ore) che ha reso quest’esperienza, in un modo o nell’altro, unica nel suo genere.

Non è la prima volta che mi sono avventurato sotto la pioggia, ma neanche al mare mi era capitato di prendere così tanta acqua.

Le grandi contraddizioni che caratterizzano Agropoli tra riconoscimenti UNESCO e speculazioni edilizie

L’escursione ha mostrato da una parte tutta la bellezza di quella che è una vera e propria perla nel cuore del Cilento, infatti, la Baia di Trentova risulta essere Patrimonio Mondiale dell’Umanità oltre che “Bandiera Blu” per Legambiente, dall’altra, invece, Agropoli nel corso degli anni è stata letteralmente devastata da una cementificazione selvaggia come dimostrato da diverse inchieste giornaliste a partire da quella della trasmissione Rai “Presa Diretta” .

Fatto sta che, nonostante tutto, questo piccolo lembo di terra rimane un angolo di paradiso che merita di essere visitato e scoperto non solo la stagione estiva ma anche il resto dell’anno.

Uno dei sentieri più belli del “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”

Infatti l’area naturalistica Trentova-Tresino rappresenta la via d’accesso  al “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.

Ovviamente il sentiero offre diverse sfaccettature e suggestioni in base alle condizioni atmosferiche date nel momento in cui si decide di avventurarsi tra la costa, che in alcuni tratti è davvero selvaggia, e l’incontaminato Monte Tresino.

Quest’ultimo ricade tra la frazione Lago di Castellabate e il comune di Agropoli e rappresenta l’estrema appendice del monte Stella.

Il fenomeno erosivo della costa tresinese tra miti e leggende

Va sottolineato che la costa tresinese è interessata, da sempre, da fenomeni erosivi. Infatti si possono, chiaramente, notare tra i grandi blocchi e segnature che la formano le cosiddette “diaclasi”, termine usato in geologia per indicare una frattura nella roccia dove non si è verificato nessun movimento laterale.

L’aloclastismo, fenomeno erosivo che si verifica per via della cristallizzazione del sale marino, contribuisce a modellare e disgregare ulteriormente le rocce che vanno a creare quelle che in geomorfologia vengono definite “sculture alveolari”, strutture che si formano per alterazione selettiva sulle superfici rocciose esposte all’atmosfera.

La particolare morfologia del territorio, nei secoli, ha dato adito a diverse leggende come quella dello scoglio della “tartaruga” e quello della “Principessa Saracena” che fa venire alla mente il volto di una principessa intenta a contemplare il mare. Si narra infatti che tale scoglio rappresenta proprio la personificazione della principessa Ermigarda la quale, si gettò tra le onde del mare nel disperato tentativo di salvare la vita al suo amato pescatore Octavio, trasformati poi, per pietà, in scogli dal Dio Nettuno.

Vi diamo appuntamento alla stagione estiva dove questo scrigno incantato si tinge di nuove luci e colori

Concludendo vi diamo appuntamento alla stagione balneare dove torneremo per condividere con voi le luci ed i colori di questo scrigno incantato, nel cuore della Campania, che con l’approssimarsi della primavera dà ulteriore splendore alle acque cristalline che la circondano e altre peculiarità, rispetto a quelle già descritte, come la presenza del particolarissimo “Ragno Vespa” o lo scoglio del sale, nel quale nell’antichità veniva raccolto il sale poi rivenduto presso Marina di Agropoli.