A cura di Pasquale Cogliani
In Irpinia (Castel Baronia) si produce il cibo del futuro. L’alga spirulina, infatti, è stata definita dalla FAO come il cibo del futuro ed è attualmente progetto pilota per combattere la malnutrizione in Angola. Castel Baronia è tra i maggiori produttori di “spirulina” in Italia: ben 3mila tonnellate di micro-alghe prodotte su 6-7mila richieste dal mercato nazionale. Un’attività di produzione avviata da “S.T.A.R. SRL”, in Valle Ufita, grazie ad un progetto di realizzazione di un Centro di Ricerca, ideato dalla precedente amministrazione di Carmine Famiglietti, attuale vicesindaco di Castel Baronia e Presidente della Comunità Montana dell’Ufita ed eseguito dall’attuale sindaco Felice Martone.
L’attività è improntata sulla ricerca e la sperimentazione per la produzione di biomasse acquatiche idonee alla formulazione di ingredienti ad elevato contenuto proteico e vitaminico per la zootecnica e per altri usi alimentari o farmaceutici. La produzione di “spirulina”, una micro alga appunto, avviene “tramite coltivazione e segue rigidamente le regole per ottenere un prodotto totalmente biologico. Le acque di coltura sono controllate in tutte le fasi di coltivazione ed estrazione della spirulina, anche grazie alla collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II.