sabato, Luglio 27, 2024
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Calcata, patria dell’arte e della libertà di espressione

Calcata è un borgo affascinante, abitato da hippie, artisti e streghe in incognita; una dimensione quasi irreale in cui regnano estro, creatività e misticismo.

Non sempre sono necessarie formule magiche per aprire un varco su un luogo magico.

Talora basta una mappa affidabile ed un pieno di benzina per raggiungere posti in cui la fantasia si sostituisce ad un banale piano urbanistico.

A pochi chilometri da Roma, arroccato su una rupe vulcanica a strapiombo sulla Valle del Treja, erge Calcata.

Calcata, la colorata patria di hippie e artisti

Un borgo medievale abitato da poco più di 70 anime noto come il “paesino degli hippy” che, negli ultimi giorni del mese di maggio, ospita un pittoresco festival a tema.

La sua particolarità, che gli dona un retrogusto poetico, è l’alta concentrazione, tra i suoi abitanti, di artisti vari, quali pittori, scultori, grafici, musicisti, attori.

Una fonte insesauribile di energia che si sprigiona da ogni anfratto e che si avverte quasi fosse un copione a cui anche le pietre si attengono.

Un passo oltre il suo caratteristico varco e il tempo aspetta fuori, ogni stilla di moderno e frenetico incedere si arresta perchè non osa ribellarsi a quell’atmosfera irreale.

Calcata, borgo dalle suggestioni medievali

Il borgo sembra protetto dalla sua stessa natura morfologica e dalle suggestioni medievali che si esprimono lungo i sentieri quasi labirintici.

I colori vividi sembrano “assalire” i visitatori, rassicurandoli con quelle sfumature naif e gli elementi di decoro che si organizzarsi per una simpatica imboscata; mura tinteggiate per stupire, maschere incastonate nelle pareti, sculture che compaiono nei luoghi meno prevedibili.

Il tutto è condito dai profumi inebrianti dei fiori che addolciscono l’intero paesaggio.

Botteghe scavate nel tufo e fantasia d’arredo

Un borgo “arredato” da una fantasia privata dei suoi confini, tratteggiata appena dalle rientranze nel tufo che diventano dei veri e propri atelier, pittoresche botteghe in cui gli artisti danno libero sfogo all’estro.

Artisti e artigiani olandesi, belgi, inglesi, americani hanno reso Calcata, la culla di una fantasia che vuole solo prendere forma ed implodere con tutto il suo potere creativo.

Opere della natura

Dal fascino senza limiti, né pareti il Museo a cielo aperto: un laboratorio di arte contemporanea che ricopre circa due ettari di bosco.

Qui la natura fa da protagonista e da musa con più di 40 opere d’arte realizzate con i soli materiali reperiti sul posto.

Un rispettoso connubio tra arte e natura, una sana curiosità che spinge a conoscere il potere suggestivo della flora locale e a rispettarla.

Calcata, leggende e miti mai smentiti

In molti raccontano che sia la dimora delle streghe che, abili nel celarsi agli occhi indiscreti, non osano mostrarsi o si confondono tra gli artisti del posto.

Sono svariati gli aneddoti che rendono ancora più affascinante il mito di Calcata, di seguito ne troverete alcuni:

Secondo un’antica leggenda mai smentita, la chiesa di Calcata custodisce il Santo prepuzio di Gesù Cristo.

Fu un soldato lanzichenecco che, nel 1527, a nascondere, nel borgo, la reliquia poco prima della sua cattura nella boscaglia.

In seguito alla sua scoperta, la Chiesa decise di concedere un’indulgenza di 10 anni ai pellegrini che raggiunsero Calcata per venerarla.

L’architetto Paolo Portoghesi fu tra i primi a trasferirsi a Calcata, ove realizzò il giardino e una biblioteca.

A Calcata viene bandita ogni forma di progresso; si comunica con sguardi, parole e arte. Cellulari, social e reti internet sono solo un miraggio; un borgo completamente isolato.

Il nostro amato borgo, perso nel tempo, si è offerto nelle scene di celebri pellicole, tra cui “Amici miei“, “La mazzetta“, negli anni 70, ed il più recente “Il tredicesimo apostolo“.

Caratteristica e suggestiva la Sala da tè che dispone di oltre 100 diverse varietà di tè.

Gli stranieri residenti a Calcata discendono dai signori che acquistarono le case per pochi soldi in seguito all’evacuazione del paese nel 1935.

Quando il vento soffia forte tra i vicoli del borgo sembra produrre un suono inquietante che puù ricordare il canto di vecchie streghe.

Nel sottosuolo pare si muovano potenti energie primitive; secondo antiche credenze, tali movimenti sotterranei giustifichino l’alone di occulo che circonda Calcata.

E’ possibile alloggiare nel borgo fittando una casetta a prezzo modico; il periodo in cui il turismo sembra essere più intenso è nei giorni a ridosso di Halloween.

Qualunque sia il periodo dell’anno e il tempo di permanenza, è necessario mettere in valigia un pizzico di curiosità, una spolverata di apertura mentale, appena due grammi di buonumore perchè il resto lo troverete sul posto.

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