martedì, Novembre 12, 2024
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La verità sull’abito bianco: nessun simbolo di purezza ma solo una voglia regale

Nell’immaginario collettivo della tradizione occidentale si è sempre creduto che il famigerato abito da sposa, quello più desiderato, quello che fa versare fiumi di lacrime, fosse bianco perché simbolo di purezza. Non c’è niente di più sbagliato!

La prima ad indossarlo

La prima ad indossare l’abito bianco per le sue nozze, e non certo per dimostrare di essere illibata, è stata la regina Vittoria quando sposò il principe Alberto di Sassonia. Prima di allora gli abiti da sposa erano colorati e sontuosi ma Vittoria scelse l’abito bianco, non per riflettere la sua purezza e verginità ma perché tra tutti i colori prediligeva il bianco e voleva esaltare la bellezza del pizzo dato che i produttori inglesi di questo tessuto in quegli anni erano in crisi. Dunque la regina attraverso questa insolita scelta volle favorire lo sviluppo dell’industria tessile.

L’outfit completo

Per completare il tutto la sovrana indossò degli orecchini di diamanti, una spilla con una pietra di zaffiro, scarpe di raso bianche, guanti e una corona di fiori d’arancio. La sua scelta si estese a macchia d’olio in tutto il paese ed oltre. Furono molte le donne che decisero di indossare il bianco  per le proprie nozze proprio per imitarla; anche se Vittoria fece distruggere il suo abito in modo che nessuno potesse copiarla. Questo servì a poco dato che è diventatauna moda giunta fino ai nostri giorni grazie alla diffusione delle fotografie ufficiali.

Dunque il bianco dell’abito tradizionale da sposa non è simbolo di purezza, ma è di quel colore solo ed esclusivamente per i capricci della sovrana d’Inghilterra e di chi da allora volle imitarla.

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