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Il Comitato Nazionale dei 200 anni de L’infinito per divulgare la cultura

A cura di Monica Cecere. È nato in Italia il primo comitato per la divulgazione di un’opera poetica: il Comitato Nazionale del Bicentenario de L’infinito di Leopardi. Patrocinato dal Ministero dei Beni e Attività culturali e unendo rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Recanati, del Centro nazionale degli Studi Leopardiani, di Casa leopardi e dell’Università di Macerata, il suo obiettivo sarà quello di diffondere il pensiero e la poesia leopardiana, favorendo la comunicazione fra i popoli all’insegna del messaggio potente delle sua poesia, attraverso l’organizzazione per i prossimi tre anni di una serie di iniziative nazionali e internazionali per celebrare questo prestigioso anniversario.

«Il corpo dell’idea»

Le azioni del Comitato hanno preso il via con l’inaugurazione, il 21 marzo 2019, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli della mostra Il corpo dell’idea. Immaginazione e Linguaggio in Vico e Leopardi. In esposizione: una vasta serie di preziosi autografi a cui si aggiungono 29 testi rari del Cinquecento e del Settecento, il Globo di Vincenzo Cronelli e statue provenienti dal Museo del Palazzo Reale e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, afferma: «Mitologia, filologia e poesia si intrecciano nelle parole di Vico e Leopardi, in dialogo che non appartiene a un tempo e uno spazio definito, ma prosegue oltre, in un flusso senza soluzione di continuità, che giunge fino a noi, uomini del XXI secolo».

#200infinito: una giornata infinita

Performance artistiche, interpretazioni musicali, grafiche e pittoriche, recitazioni in diverse lingue del mondo, senza tralasciare il dialetto e le Lingue dei Segni, staffette di strofe e volantinaggio dei versi: queste sono solo alcune delle iniziative proposte dalle scuole italiane che si sono unite in una lettura corale per celebrare i 200 anni de LInfinito il 28 maggio 2019, giornata che il MIUR e Casa Leopardi hanno deciso di dedicargli.

«Abbiamo il dovere di testimoniare la modernità del suo pensiero» – Ministro Bussetti

«Ricordare vuol dire letteralmente riportare qualcosa nel cuore» ha affermato il Ministro Busseti, Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sottolineando la necessità «di testimoniare la modernità del suo pensiero: L’Infinito ci parla del nostro modo di essere umani». Celebrare Leopardi e il suo idillio più famoso significa: «rendere omaggio all’Italia: alla nostra civiltà, cultura e tradizione».

«Oltre la siepe»

L’idea nasce: «dalla volontà di Casa Leopardi di avvicinare i giovani a quel meraviglioso strumento di dialogo con se stessi e i sentimenti universali che è la poesia» ha affermato la contessa Olimpia Leopardi, discendente del poeta. «Mi è sembrato giusto ambientare l’iniziativa nella piazzetta Sabato del Villaggio, collegandola simbolicamente a tutte le piazze». Qui infatti si sono riuniti oltre 2.800 ragazzi di tutte le scuole recanatesi che hanno omaggiato l’idillio, recitandone dei versi, con danze, canti e con il flash mob Il muro – La siepe ideato e realizzato dagli studenti del Liceo Giacomo Leopardi: «un linguaggio diverso e più vicino ai ragazzi, per guardare insieme con coraggio oltre la siepe» ha commentato la contessa.  

«Una festa dell’Italia realizzata dalle scuole» – Ministro Bussetti

Hanno partecipato alla lettura corale scuole di tutta Italia. Non potendo citarle tutte (per avere un’idea di tutte le iniziative si può consultare il link: http://www.giacomoleopardi.it/le-piazze-e-non-solo-italiane-dove-le-scuole-realizzeranno-il-flash-mob-200infinito/), abbiamo deciso di menzionare quella dove tale lettura ha rappresentato non solo un momento di condivisione e riappropriazione di un testo, ma soprattutto di riappropriazione di luoghi: l’Istituto “Filefo” di Tolentino, nelle Marche, ha riunito gli alunni davanti le sedi dei propri licei rese inagibili dal sisma e nel campo dove sorgerà la nuova scuola, lanciando una palla bianca, elemento di continuità ideale fra le sedi, verso l’infinito come segno di speranza.

Flash mob

Dalle piazze reali a quelle virtuali

La conferma dell’universalità dei testi leopardiani viene dall’adesione all’iniziativa della Sichuan International Studies University di Chongqing, dove gli studenti hanno letto i versi de L’Infinito in classe, condividendo il momento tramite il sito dell’università e del Consolato Italiano di Chongqing. Anche la Finlandia ha partecipato, organizzando alcuni eventi in contemporanea a quelli italiani. Inoltre gli studenti di tutta Italia hanno documentato e condiviso la propria lettura con un video sui social: sul canale Youtube e sul sito delle varie scuole, utilizzando l’hashtag #200infinito e menzionando le pagine ufficiali @miursocial e @casaleopardirecanati. Una selezione fra i video condivisi su Instragram verrà presto pubblicata sul canale del Miur.

Il sabato del villaggio, l’evento

«Infinito Leopardi»: un evento lungo un anno

Recanati celebra il Bicentenario con «Infinito Leoprardi»: un progetto lungo un anno animato da una numerosa serie di iniziative. Villa Colloredo Mels sarà lo scenario di una serie di mostre: (dal 21 dicembre 2018 al 19 maggio 2019) Infnità/Immensità. Il Manoscritto, a cura di Laura Melosi, titolare della Cattedra Leopardiana presso l’Università degli Studi di Macerata: una riscoperta del patrimonio leopardiano attraverso l’esposizione dei manoscritti del Comune di Visso e il manoscritto degli Idilli, ideati fra il 1819 e 1821: «non una semplice vetrina, ma un momento scientifico importante e insieme un’occasione per immergersi nel mondo di Leopardi» afferma la curatrice della mostra; Mario Giacomelli.

Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani: del foto-racconto A Silvia, ispirato all’omonima lirica, verranno esposte sia la sua versione originale del ’64 – di cui fino a oggi si erano perse le tracce – sia la versione più recente del 1998, con la serie Infinito; infine (dal 30 giugno al 03 novembre 2019): La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza de Volpedo di Emanuela Angiuli; e Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto di Marco Smarrelli. Seguiranno sempre a Recanati: le Celebrazioni Leopardiane, il 29 giugno; l’apertura al pubblico dell’Orto delle Monache al Colle dell’Infinito (recuperato dal Fai), il 26 settembre; e infine il convegno internazionale: «Interminati Spazi», che analizzerà con scienziati, filologi, poeti, matematici, fisici e letterati il messaggio de L’Infinito nella società attuale.

«Non solo capire, ma com-prendere»Se questi eventi hanno lo scopo di promuovere una riflessione comune, la riappropriazione di un testo cardine della nostra storia che coinvolga tutti, una domanda preme insistente: cosa ce ne facciamo oggi dei testi della tradizione? «Com-prenderli, prenderli con sé» afferma Davide Rondoni, poeta e autore del libro E come il vento – L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo (Fazi Editore, 2019): in altre parole i grandi testi devono divenire compagni di viaggio.

La chiave della risposta sta nel comprendere che «O l’arte e la letteratura ci aiutano a vivere meglio, o ne possiamo fare a meno», come sostiene Alessandro D’avenia, il quale alla rivalutazione delle figura di Leopardi, pienamente inserita nel presente, ha dedicato un libro: L’arte di essere fragili (Mondadori, 2016). Secondo il professore la cosa di cui ha più bisogno il mondo oggi è proprio il coraggio di Leopardi: «Il coraggio di accettare che siamo radicati in un tempo e in uno spazio che ci limitano, ma che contemporaneamente ci invitano a un compimento di quel limite, pur rispettandolo»

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