Cristiano Ronaldo vive di clamore e di conferme con i suoi innumerevoli riconoscimenti nel mondo del calcio; tuttavia sembra voglia restare in “penombra” come benefattore sottolineando, così, la genuinità delle sue buoni azioni.
Che il mondo del calcio ruoti intorno ad investimenti economici da capogiro è cosa nota.
Spettacolo ed economia pare giochino un “derby” senza fine lasciando gli spettatori in eterna suspance.
Un braccio di ferro che mantiene l’equilibrio che impone il mercato.
Ad intrattenere il pubblico, tuttavia, non sono i movimenti economici che si dispiegano tra le “alte sfere”, ma i prodigiosi interventi dei calciatori, quelli che restano alla storia e continuano a far sognare.
La faccia “buona” del calcio mercato
Il campo non è l’unica occasione di protagonismo per i nostri eroi in calzettoni.
Cristiano Ronaldo, sulla scia di suoi generosi colleghi, oltre ad investire la sua immagine in difesa dei più deboli, si è assunto l’onere economico per salvare la vita ad un bambino di 10 mesi colpito dalla displasia corticale.
E’ un grave disturbo cerebrale che favorisce l’esordio di oltre 30 attacchi epilettici quotidiani.
La soluzione possibile è un susseguirsi di interventi chirurgici particolarmente dispendiosi.
La famiglia del piccolo Erik Ortiz Cruz fa un appello accorato a Cristiano affinché istituisca una raccolta fondi mettendo a disposizione qualche suo prezioso cimelio.
Il nostro “pallone d’oro” ha pensato di velocizzare la prassi donando l’intera cifra che ammonterebbe a circa 70mila euro.
Questo avviene nel 2014, ma solo ora la notizia è trapelata rievocando le precedenti azioni da benefattore.
Pallone e cuore d’oro
L’attaccante portoghese, nel 2013, è diventato ambasciatore per la fame dei bambini e la nutrizione collaborando instancabilmente con le associazioni di beneficenza tra cui Unicef, World Vision e Save the Children.
Nel 2008 si è lasciato intenerire dall’immagine di un ragazzino indonesiano, sopravvissuto dello tsunami, che indossava una sua maglietta.
Ha voluto conoscere il suo piccolo fan di persona, donandogli una gioia indimenticabile.
Apparentemente arrogante e vanesio, il nostro Ronaldo, nasconde doti meno evidenti delle sue prodezze da calciatore. L’ammirazione di cui è investito non si limita alle sue competenze in campo, ma stupisce con la stessa potenza dei suoi goals.