Piazza Vallero a Gerusalemme si puntella di colore e creatività, nel tentativo di contrastare il degrado che la attanaglia.
L’ambiente che “reagisce” al passaggio dell’uomo non è un’innovazione di cui stupirsi.
La reazione di piacevole sorpresa è l’intensità dei colori che avvolge e coinvolge il turista che ha il piacere di ammirare la nuova installazione a Gerusalemme.
Il team di HQ Architects si esprime in un contesto che negli anni si è imposto con il suo innegabile spessore storico- culturale.
Il tema è floreale, nel contempo leggero ed intenso.
Lo scopo è contrastare il senso di solitudine e degrado da cui piazza Vallero vuole riscattarsi.
Progetto Varde, il colore del riscatto
Il progetto Warde, si esprime trascendendo dalla dimensione estetica; vuole essere movimento che si frapponga all’immobilità di una storia che non si è dimostrata generosa con la Città Santa.
Enormi papaveri, di un rosso intenso e vibrante si dischiudono. Raggiungono fino a raggiungere i nove metri di diametro, reagendo al passaggio delle persone.
I fiori sono posizionati sulla cima di pali e sono provvisto di sensori di prossimità che consentono ai petali di gonfiarsi riempiendosi d’aria. Hanno, oltre ad una funzione simbolica ed estetica, una ricaduta pratica: forniscono refrigerio, riparo ed illuminazione a chi attende l’autobus o il tram.
L’uomo che ricostruisce a partire da sé
Il messaggio che vuole raggiungere la sensibilità umana è un bisogno irrinunciabile di essere parte attiva nel processo di riappropriazione degli spazi di vita, delle città che ci accolgono, del futuro.
Un’area fatiscente che ha subito le ingiurie del tempo e del malessere dell’animo umano, rinasce interagendo con i suoi visitatori.
La creatività della rinascita
La creatività è un impulso potente, capace di restituire la vita agli spazi inerti ed inermi. Un fiore che sboccia nonostante pioggia, temporale, buio, noncuranza.
Una sorprendente simulazione del ciclo di vita che riconquista il suo tempo.