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Un prototipo di lavatrice realizzato dai Borbone, lavava circa 2000 lenzuola

A Napoli, la prima lavatrice elettrica realizzata durante la dinastia borbonica, capace di lavare circa 2000 lenzuola in un solo “ciclo”.

Napoli da sempre sembra essere la città dei primati; nel bene e nel male, la meravigliosa città partenopea si distingue da qualsiasi altro posto nel mondo.

Una realtà lambita dal mare e incorniciata dalla poesia di un panorama suggestivo che si staglia sullo sfondo.

L’aroma del buon cibo che inebria le narici a qualunque ora del giorno e della notte.

Quelle lenzuola colorate che sembrano salutare dai balconi che si affacciano sui vicoli pieni di vita.

E proprio le lenzuola che sono, in qualche modo, rientrate nella storia di Napoli; circa 2000, rese candide dal primo modello di lavatrice realizzato dai Borbone.

Nel 1851, i panni sporchi si lavano … a Napoli con la prima lavatrice elettrica

I primi modelli italiani motorizzati sembrano essere stati impiegati, nel Regno delle Due Sicilie, a Napoli, fin dal 1851. La notizia è resa nota nei Saggi Esposti durante la mostra industriale del 30 maggio 1853; una Disamina realizzata dal
Reale Istituto d’Incoraggiamento in cui si può leggere:

in uso presso il Real Albergo de’ Poveri su modello di Luigi Armingaud ed in grado di lavare fino a 1000 camicie e 2000 lenzuola”.

Nella Collezione delle Leggi e de’ Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie del 1851, al numero di ordine 2345, si rende noto che Ferdinando II, il 7 ottobre 1850, concesse:

“al Signor Luigi Armingaud privativa di anni cinque ne’ nostri reali dominii al di qua del Faro […] per l’introduzione della nuova macchina detta Turbine idraulico a spirale perfezionata, con la espressa condizione che debba valere pe’ soli turbini costruiti negli opificii del Regno […]”.

La lavatrice, come ogni altra invenzione, per arrivare alla tecnologia attuale ha attraversato svariate fasi passando da quella manuale fino ai modernissimi modelli attuali.

Le prime imitavano il lavaggio a mano per “sfregatura” con l’evidente controindicazione di un’eccessiva usura del tessuto.

Solo con la tecnica dell’agitatore i risultavi diventavano più vantaggiosi del lavaggio manuale.

Napoli nostalgica, dalla fonte alla lavatrice

Si annunciava un’era in cui l’immagine “poetica” della massaia presso la fonte è soppiantata dai primi accenni di progresso.

strumenti scientifici

Con essa scompaiono gli aromi antichi, sprigionati dalle lenzuola stese al sole; una modernità necessaria che sacrifica rimedi antichi di cui, tutt’ora, si avverte la nostalgia.

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