E’ incredibile pensare che una città non si esprima esclusivamente sotto i nostri occhi. Estende le sue radici nella storia, nei ruderi che sopravvivono al tempo, nei sotterranei che in pochi conoscono.
E’ il caso della nostra meravigliosa capitale che rivela l’immensità del suo valore storico e paesaggistico ad ogni minima esplorazione.
La natura che si rivela
Nella parte sottostante il tempio dell’Imperatore Claudio, all’interno del suggestivo paesaggio compreso tra Celio, Colosseo, Villa Celimontana, convento dei Padri Passionisti si celava una meraviglia naturale incontrastata.
Un labirinto di laghi sotterranei ricama il sottosuolo della nostra capitale in un sistema di cave romane.
Uno stupefacente percorso di oltre due chilometri vede l’alternarsi di sale di svariate dimensioni.
Lungo il tratto si possono ammirare veri e propri laghetti; le loro acque sono caratterizzate da una temperatura costante di 10° e da una profondità che varia in base ai flussi stagionali.
Il fascino del colore nel buio del sottosuolo
Particolarmente suggestiva risulta essere la variazione cromatica dei laghi che si osserva sotto la coltre di carbonato di calcio.
Tale patina conferisce agli specchi d’acqua un alone di misteriosa espressione della natura che incontra l’uomo, di cui è visibile un remoto passaggio.
Roma sotterranea ha il sapore di eternità
Ciò si realizza sotto una città che pulsa di vita e che talora sfugge al controllo per la meravigliosa eterogeneità umana e culturale che accoglie. Si esprime un mondo che ha il sapore di eterno; un luogo in cui la natura prende il sopravvento e il passato rende eterno il suo fluire.
Il silenzio sembra la più sublime delle conquiste e il “vociare” dell’acqua ne scandisce il suo valore.
Il tempo si esprime nella distribuzione armonica delle stalattiti distinte da stridori cromatici e forme.
Una scoperta che non smette di stupirci
La scoperta di questo mondo sotterraneo è attribuita all’équipe di speleologi guidata da Cusin, in collaborazione con gli archeologi della Soprintendenza diretta da Francesco Prosperetti ed il Rettore della chiesa, padre Augusto Matrullo.
Sottolinea Carlo Cusin che la distribuzione dei laghi sotterranei ha, in realtà, un origine superficiale; le sui infiltrazioni hanno favorito il paesaggio lacunare nei meandri di Roma.
Roma: a spasso tra storia e mistero
Non osiamo privare i sotterranei romani del fascino del mistero che attende di essere svelato, ci arrendiamo alla maestosità del suo mondo sommerso. Siamo consapevoli, ogni giorno di più, che ogni passo che muoviamo lungo le vie antiche di Roma, calpesta un universo ancora inespresso.