Ad annunciare la diminuzione drastica dei Koala in Australia è stato un comunicato stampa dell’Australian Koala Foundation.
I marsupiali sono considerati specie “funzionalmente estinta”, ovvero troppo pochi per riprodursi e creare una nuova generazione. Le cause della diminuzione di questi esemplari sono, oltre alla loro natura pigra che rende rari gli accoppiamenti, i cambiamenti climatici e la perdita del loro habitat causata dalla deforestazione.
Per questo motivo, l’AKF ha anche lanciato un appello alle istituzioni australiane.
Nel 2012 secondo il WWF i koala erano classificati come specie “vulnerabile”, oggi sono ritenuti “funzionalmente estinti” e per Deborah Tabart, presidentessa dell’Australia Koala Foundation, è necessario applicare anche delle politiche per salvaguardarli: “Da anni stiamo chiedendo ai governi di aiutarci nella battaglia per salvare il simbolo dell’Australia, ma i politici rimandano gli impegni e inventano scuse. La cosa più assurda è che abbiamo una legge che permette alle aziende di distruggere gli habitat degli animali”. Una delle possibilità per la Tabart è quella di creare delle aree protette dove far prosperare le comunità di koala superstiti, tutelando gli habitat in riserve naturali sorvegliate dallo stato: “Il Koala Protection Act è stato firmato nel 2016, andrebbe attuato il prima possibile”.