“Oggi ricordiamo l’orrore dell’antisemitismo e rinnoviamo il nostro impegno collettivo a contrastare ogni tentativo di cancellare la memoria. Ricordare è impegno per il presente, fondazione per il futuro.” Queste le parole di Mario Draghi.
A Berlino ritroviamo il Memoriale per gli ebrei vittime dell’Olocausto. A realizzare l’opera è stato l’architetto di New York Peter Eisenman. È stata inaugurata nel 1999 dopo 17 anni dalla decisione del Bundestag di realizzare un Memoriale dedicato alle vittime ebraiche d’Europa.
Si trova a metà strada tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, in un luogo che per decenni ha fatto parte della Striscia della Morte del Muro di Berlino. È un monumento dedicato ai 6 milioni di ebrei europei uccisi dai nazisti e dai loro complici tra il 1933 e il 1945.
Il Memoriale per di più, sarebbe stato edificato nel luogo in cui si trovò il bunker in cui Hitler si suicidò il 30 aprile 1945. Proprio lì sotto si trovano diverse sale per un totale di 800 metri quadrati con informazioni sulle vittime e i luoghi dell’atrocità.
Ogni stele è stata impiantata su una pavimentazione apparentemente in pianura: in realtà è scoscesa, man mano che si va verso l’interno, il terreno ha una pendenza, quasi a voler indicare la discesa verso il baratro. Un luogo che evoca quella sofferenza che mai bisogna dimenticare, così da non lasciare nessuno indifferente.