In sardegna c’è un misterioso porto sospeso a metà di una parete rocciosa. E’ uno spettacolo davvero caratteristico risalente al 1925 che prende vita dentro il promontorio che domina Masua. Porto Flavia è una infrastruttura di servizio dell’area mineraria, oggi non più operativa, situata della zona sud-occidentale della Sardegna.
Un tunnel lungo circa 600 metri che veniva utilizzato come sistema di imbarco per trasportare direttamente sul mare i pesantissimi minerali che venivano calati sulle imbarcazioni alla fonda sul mare turchese.
Due gallerie sovrapposte sboccano a picco sul mare, intervallate da giganteschi silos capaci di contenere fino a 10 mila tonnellate di materiale. Nella galleria superiore si caricavano i silos, da quella inferiore, dotata di nastro trasportatore, si imbarcavano piombo e zinco sui piroscafi grazie a un braccio mobile. A progettare il capolavoro d’ingegneria senza precedenti fu il direttore Cesare Vecelli. Al ‘porto’ diede il nome della figlia, Flavia, che campeggia sulla torretta in stile medievale all’ingresso del tunnel.