Madre Natura si concede a chi, con rispetto, le porge la mano. Scienza e magia creano un sodalizio inscindibile per riconoscerne il potere inesauribile in ogni sua creatura.
La magia è conquista di chi crede
Che noi esseri umani utilizziamo in minima percentuale le potenzialità di cui, per Natura, siamo dotati è un dato di fatto.
Alcuni di noi mostrano una sensibilità più spiccata nel disporre delle sensazioni, di tutte quelle capacità che ci consentono una visione più “ampia” della vita.
Si parla di Magia quando i portenti di cui è capace la nostra mente non sono facilmente spiegabili.
Semplicemente “risvegliamo” risorse “dormienti” che ci appartengono, rendendo unico il nostro contatto con il mondo.
Indissolubile, in questo percorso di scoperta e crescita è il sodalizio, più o meno cosciente, che stabiliamo con la Natura; è quella dimensione inesauribile che si esprime a prescindere da noi, ospitando, come la più antica delle Vestali, la nostra storia, il nostro essere, il nostro modo di esprimerci nel mondo.
La Magia Verde intorno a noi
La chiamano Magia Verde, un’inesauribile fonte di sapienza ancestrale che riconosce alle piante e a qualsiasi elemento naturale, il potere di influire sulla salute psichica e fisica dell’essere umano.
Tracce di testimonianze a favore della “forte personalità” delle creature di Madre Natura sono rintracciabili nei rituali antichi volti a favorire il benessere del nostro corpo e della nostra anima.
Il pianto assassino della Mandragora
Protagonista indiscussa risulta essere la Mandragora che già nell’antica Grecia veniva utilizzata come rimedio contro l’insonnia.
La Bibbia, inoltre, ne sottolinea il suo potenziale afrodisiaco e nella “cura” della sterilità. Quest’ultima sembra essere la proprietà che le riconosce la supremazia assoluta sulle altre Piante così squisitamente sottolineato da Niccolò Macchiavelli che affida alla mandragora, nel suo celebre romanzo, la responsabilità della discendenza di Nicia.
Lo stesso autore parla di una pianta che, quando estirpata, piange al punto di provocare la morte di chi la ode; un rimedio è quello di legarla al guinzaglio di un cane in modo che possa essere divelta in modo rapido ed indolore.
A prescindere dalle credenze legate alla Magia Verde, alla mandragora sono riconosciuti principi attivi come la scopolamina, l’atropina e la josciamina, che conferiscono alla pianta proprietà analgesiche, sedative e afrodisiache.
Occorre, tuttavia, ricordare che la mandragora è una pianta tossica e non commestibile a causa della presenza degli alcaloidi che condivide con la Belladonna.
Se assunta ad alte dosi, la mandragora produce allucinazioni, vomito e problematiche gastrointestinali, tachicardia, pressione alta, convulsioni e in casi estremi anche la morte.
L’artemisia e le sue proprietà anticancro e antimalariche
Altra regina del mondo verde è l’artemisia (Artemisia annua), pianta “spontanea” appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Prende il suo nome da Artemide, dea greca della caccia, o dalla regina Artemisia, che per prima individuò le sue proprietà terapeutiche.
Possiede un principio attivo particolarmente interessante per il suo riconosciuto potenziale anticancro e antimalarico oltre ad avere proprietà aperitive e digestive.
Le sue varianti vengono impiegate per numerose “patologie”. l’Artemisia vulgaris, ad esempio, è l’ingrediente “madre” per la tintura madre, rimedio naturale in caso di amenorrea, irregolarità mestruali, verminosi intestinale e inappetenza.
Fiori di Bach: magia, omeopatia o effetto placebo?
Bach, un medico specializzato nella branca della batteriologia sostenne il potere innegabile della floriterapia.
Si impegnò nella classificazione di 12 fiori, detti “guaritori” e di 7 “aiutanti”, capaci di influenzare, positivamente, determinati stati d’animo e sfumature caratteriali causa di malesseri psicologici.
A prescindere dalla veridicità di tali rimedi omeopatici, si riconosce alla teoria di Bach, un innegabile effetto placebo, ossia legato alla suggestione.
La voce degli alberi incanta gli animi
E’ fondamentale, comunque, uno “scambio” rispettoso tra la Natura e l’uomo che la abita; in particolare esistono alcune accortezze nella modalità e nei tempi di raccolta.
A sottolineare la sensibilità delle creature di Madre Natura è l’espressione del massimo potenziale in particolari periodi dell’anno. Durante il solstizio d’estate, ossia la notte di San Giovanni che ricorre il 24 giugno, le piante sono fortemente potenziate nelle loro virtù magiche per cui particolarmente predisposte per essere impiegate in infusi e decotti con l’aggiunta dell’acqua di San Giovanni.
Nella stessa data, a Damanhur, una comunità etico-spirituale istituita nel 1975 da Oberto Airaudi, organizza Concerti di Musica delle Piante; avviene un miracolo suggestivo in cui gli alberi comunicano attraverso la musica le cui vibrazioni sono captate da uno strumento capace tradurle in note.
Madre Natura è la nostra alleata più potente e se indispettita, può diventare il peggiore dei nostri nemici. Abbiatene cura!