Sedie addobbate e tavola imbandita come sempre, perchè le tradizioni ci soccorrono quando gli equilibri non smettono di essere minacciati. Gli stessi commensali, con qualche lieto evento che affolla i cuori. Un fuoco acceso, l’odore dei mandarini misto alla scia di frittura che si aggrappa, tenace, alle tende e alle anime in festa. La musica di sottofondo, magari solo una volta all’anno, il pino addobbato di ricordi e luci. Tutto uguale, ogni Natale, ma mai monotono anche se prevedibile; ogni Natale, ma non questo.
Quelle sedie vuote che ci accaniamo a lasciare intorno alla tavola. Una solitudine nuova che trova conforto nelle immagini del passato. Tante solitudini tra le mura domestiche e quei pranzi interminabili che finiranno prima del solito. Qualcuno ha saputo razionalizzare, ma piange in silenzio e senza lacrime.
Cosa sarà mai un Natale rispetto ad un’intera vita che corre il rischio di essere interrotta?!
Un mantra che non smettiamo di ripetere a noi stessi per rimandare al mittente quell’amarezza che mal si sposa con l’atmosfera che tutti attendiamo, ogni anno. Eh già, questo maledetto virus ha spento le luci di Natale, è stato anche più potente di quella riserva di calore, senza compromessi, a cui attingiamo quell’unico giorno dell’anno. Ora dove andremo ad ammantarci di quelle illusioni vitali che allegeriscono la vita!? Avremo torroni e panettoni, canditi e film a tema, ma quelle sedie vuote resteranno a ricordarci quanto siamo fragili.
Come Babbo Natale, il Covid, ora, ha quasi le fattezze umane, con quel ghigno che non smette di farci sentire impotenti. Impariamo a riconoscerlo tra le assenze dei “morti in battaglia”, tra le ansie del futuro, tra i dati confusi e mai troppo confortanti. Cerchiamo la speranza in fondo al sacco dell’omone vestito di rosso; infiliamo entrambe le mani e tiriamo fuori la forza necessaria per non cedere. Lasciamo che qual sacco senza fondo sia l’immagine di tutto ciò che di positivo sopravvive a questo triste Natale. Tutto questo finirà tra le grigie pagine di storia, ma il Natale tornerà, ogni anno, più caldo e tenero di sempre. Senza tanti regali, ma con le sedie tutte occupate e quei pranzi interminabili …
Buon Natale, nel cuore, ovunque voi siate…