#SurfCityStylise – Dall’alto l’immenso… Santa Maria di Castellabate

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In passato era dedita  ai traffici di paglia e farina che sbarcavano dal porto delle Gatte. Nel 1767, si sviluppò un villaggio di pescatori nel centro storico, da cui prendeva il nome ISCA DELLE CHITARRE, nasce così l’attuale Santa Maria di Castellabate. Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale sbarcarono le truppe degli alleati per diversi giorni prima che avanzassero verso Roma. Nel periodo post bellico ci fu una battaglia tra i cittadini del colle e quella della marina, che contendevano la sede comunale. Negli anni settanta la città ebbe una trasformazione urbana, che lo trasformò da territorio agricolo  e incline alla pesca a centro turistico balneare.

Cosa visitare oggi a Santa Maria di Castellabate

Villa Matarazzo.

L’ottocentesca villa Matarazzo era la residenza estiva del conte Francesco Matarazzo, emigrato nel 1881 in Brasile (a Sorocaba). Qui divenne uno degli industriali più importanti del mondo. La villa si estende tra corso Matarazzo, piazza Matarazzo e il lungomare.

Il Palazzo Belmonte

Palazzo Belmonte, è una struttura nobiliare con un grande parco. Ubicata a Santa Maria, fu voluta dai marchesi Granito che la fecero costruire nel 1733 accorpando edifici preesistenti. Questo palazzo, nato inizialmente come casino di caccia secondo lo stile degli architetti spagnoli al servizio dei Borbone di Napoli, ospita i principi Granito Pignatelli di Belmonte.

Il porticciolo chiamato ”delle Gatte”

Il porticciolo “Travierso” detto anche “porto delle Gatte” è una struttura portuale del XII secolo che comprende una costruzione ad archi voluta dall’abate Simeone. All’interno degli archi vi erano una sorta di magazzini utili per conservare le numerose merci cilentane (cereali, vino e olio d’oliva) che venivano scambiate specialmente con Cava de’ Tirreni e Napoli. Negli anni, i locali all’interno delle arcate hanno cambiato più volte destinazione d’uso: da luoghi dove i pescatori della zona custodivano le loro reti e le attrezzature per la pesca si è passati a locali per uso commerciale. Il piccolo specchio d’acqua, riparato da scogli naturali e da massi di cemento, accoglie piccole imbarcazioni da diporto specialmente nel periodo estivo e i gozzi usati per le attività di pesca. Si tratta di una struttura portuale molto caratteristica e ben conservata.

Aree naturali

Il territorio di Santa Maria è interamente compreso nell’area del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’area verde più importante della frazione, adibita anche come parco-giochi per bambini è la pineta di villa Matarazzo, facilmente accessibile perché collocata nel cuore del paese a ridosso del corso principale Andrea Matarazzo

Cosa mangiare…

fichi impiccati;

alici sotto sale

“fichi con la cioccolata”;

“scauratielli” (zeppole zuccherate);

“nocche” (pasticelle con crema o cioccolata); “marinate” (immerse in aceto o limone)

alici marinate

alici “in tortiera” (ricoperte col pane grattugiato);

alici sotto sale;

alici “mbuttunate” (farcite, ripassate nell’uovo e fritte);

pizza cilentana;

acquasale;

ciambotta;

“fusilli alla cilentana” (con carne e formaggio di capra);

“zeppole cu’i sciuriddi” (zeppole con i fiori di zucca)

Dove mangiare…

Osteria 1861

La Tartaruga

Ristorante-Pizzeria DUCA!?DICA!

Pasta e Pizze da Nello

Lido Santa Maria

Lo Sparviero

Cantina Belvedere

Il Cantuccio

Dove dormire…

Palazzo Belmonte

Hotel Il Colleverde

Grand Hotel Santa Maria

Hotel La Marina

New Hotel Sonia

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