giovedì, Marzo 28, 2024
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Lavorare solo 4 giorni a settimana: la proposta arriva dal Giappone

Lavorare di meno per poter produrre di più, è forse questa la sfida del futuro, quella di riuscire a creare un miglior bilanciamento del tempo speso tra lavoro e vita privata.
Un’idea che indubbiamente fa riflettere, soprattutto se poi viene proposta da un paese come il Giappone in cui, la produttività è tra i primi posti al mondo, così però come il triste primato delle cosiddette morti per super lavoro.

Probabilmente la società sta cambiando e una forte spinta è stata data dalla pandemia da Covid-19 che fermando il mondo ha permesso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di quanto il tempo speso bene sia fondamentale.
Da qui arriva infatti la proposta del governo giapponese, che ha deciso di spingere le aziende del Paese a lasciar scegliere ai propri dipendenti se lavorare 4 oppure 5 giorni alla settimana. L’obiettivo è quello di tutelare in questo modo maggiormente la salute fisica e mentale del lavoratore per permettergli poi di essere più concentrato e produttivo nelle ore lavorative.

Il progetto è stato inserito nelle linee guida del Piano economico annuale presentato dall’esecutivo e punta sia a migliorare il tasso di produttività, ma anche a dare l’opportunità ai dipendenti di aggiornare le proprie competenze professionali, oltre a garantire maggior tempo libero per le responsabilità familiari, in una società che si confronta anche con il crollo delle nascite.

credits: quifinanza.it

L’idea di Microsoft

Già nel 2019 Microsoft aveva provato a far crollare il binomio ore di lavoro-produttività, partendo proprio dalla sua sede di Tokyo, dove aveva deciso di dare agli oltre 2.300 dipendenti un ulteriore giorno di riposo per un intero mese.
La settimana era così composta: quattro giorni lavorativi dal lunedì al giovedì e week-end lungo libero. Il colosso informatico in quell’occasione rilevò un aumento della produttività, misurato in termini di vendite per dipendente, del 39,9% rispetto all’agosto 2018.

La stessa strada è già percorsa anche dalla Spagna, dove l’esecutivo ha dato il via libera a una proposta del partito di sinistra Mas Paìs per sostenere economicamente 200 aziende che decideranno di ridurre l’orario di lavoro a 32 ore settimanali e non saranno così costrette a tagliare gli stipendi.
Sarà forse questa la strada del futuro?

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