a cura dell’Architetto Marco Minichiello.
Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe.
Roberto Benigni
In ogni habitat, in ufficio, sotto un albero, la “sedia”, personalizzata, di design, in legno, ferro, plastica, è presente nel nostro quotidiano assumendo la funzione di un oggetto di relax, di pensiero, di aggregazione, ma anche oggetto con una lunga storia. Le prime radici le troviamo in Egitto nella valle dei Re, ed era riservata al clero, alle classi aristocratiche perchè il semplice gesto del “ sedersi ” rappresentava il potere ed il comando. I materiali impiegati per costruirle erano l’ebano, l’avorio e con raffigurazioni di animali o schiavi. Nell’antica Roma veniva denominata “ sella curulis” a forma di “x” ed i re, i magistrati potevano aprirla per esercitare i loro lavori. In seguito, la sedia divenne sempre più importante soprattutto nei ceti alti e di potere, costituite da elementi ben curati e decorati.
Sedia periodo romano Antico Egitto
Dopo il periodo Medievale fino al Rinascimento, la sedia iniziò anche ad essere usata dal popolo in tutto il mondo, costituita da un appoggio tipo trabeazione, senza schienale, tale da accogliere più persone.
“ La cura per il crimine non è la sedia elettrica, ma il seggiolone. ”
John Edgar Hoover
Con la Rivoluzione Industriale la sedia fu trasformata in un oggetto di design ed iniziò ad essere prodotta in serie, con costi alla portata di tutti. Si moltiplicarono i modelli di sedie, realizzate con materiali diversi e differenziate in base al tipo di utilizzo.
Per ogni immagine e somiglianza, dagli anni’60 fino ai giorni nostri tra architetti e designer, le sedie hanno rappresentato le varie epoche tra forme e materiali. Infatti, da allora la sedia è sempre stata un elemento indispensabile in ogni casa.
Robie house chair, Frank Lloyd Wright 1906
La sedia con schienale e montanti verticali della Robie house, con la sua eleganza austera, irrompe nella tradizione dell’arredamento ottocentesco appesantito da complicate decorazioni conferendo una precisa individualità all’idea del mobile moderno. L’oggetto sedia diventa elemento basilare per la definizione dell’ambiente, ossia per la definizione dell’area intorno alla tavola da pranzo, resa più intima e separata dal resto della stanza.

“LC1” di Le Corbusier per “Cassina“ 1928
Riconoscibile dal famoso rivestimento in pelo pezzato con struttura in acciaio cromato e disponibile in un’ampia gamma di colori e anche in versione outdoor.

Spaghetti design, Giandomenico Belotti 1979
Una struttura di acciaio cromato su cui corre un tondino in PVC che dà vita a seduta e schienale. Spaghetti di Alias guarda con sobrietà all’estetica razionalista.

Philippe Starck, progetto lanciato sul mercato la scorsa primavera, la sedia Masters è diventata ambitissima.

Un’attenzione particolare va data anche ai progetti di sedie che hanno come scopo la sostenibilità, per la cui realizzazione sono stati impiegati materiali più disparati.

Materiali sostenibili, riciclati e anche tecnologici: dal legno al cartone, ai fondi di caffè, oppure all’intreccio con vecchie magliette o alle tegole di scarto.
Non ho mai creduto al silenzio degli oggetti. E’ tutta una questione di orecchio.
Fabrizio Caramagna
Accostati a una sedia e sentirai quante cose ha da dire.