Il concetto di viaggio nel corso degli anni ha cambiato connotazione, virando sempre più verso quello che oggi viene definito turismo esperienziale.
L’idea che sta alla base del turismo esperienziale è abbastanza intuitiva: ciò che viene privilegiato è l’esperienza rispetto alle proposte standardizzate delle agenzie di viaggio, per vivere una destinazione in modo più autentico e coinvolgente, incontrando la gente del posto e condividendo abitudini e modi di vivere. L’esperienza corrisponde quindi all’immersione totale da parte del viaggiatore nella cultura, nella religione e nelle tradizioni locali, dai culti spirituali alle scelte alimentari. La relazione e di conseguenza l’incontro sono quindi gli aspetti e i tratti caratterizzanti principali all’interno del turismo esperenziale.
Senza dimenticare che le numerose attività collegate all’ospitalità hanno la funzione di preservare ricchezze paesaggistiche, storiche e culturali.
Una nuova dimensione di “viaggio”
Viaggiare non è più considerato un semplice atto di fuga, poichè le persone hanno sempre più bisogno di vivere momenti coinvolgenti e autentici. Lo sanno bene le ragazze di Taldég, una startup innovativa, che partendo da questa consapevolezza, hanno fondato un’idea di business che mette l’arte al centro del viaggio. Come?
Molto semplice. Intanto attraverso la loro piattaforma – che nel giro di un mese si trasformerà in una vera e propria App – è possibile prenotare strutture che al loro interno ospitano opere di artisti locali. Il senso è riqualificare il tessuto artistico-culturale del territorio e dare la possibilità agli artisti di mostrarsi ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Attraverso la App sarà possibile poi, grazie al marketplace interno, acquistare l’opera desiderata e farsela recapitare direttamente a casa. Infine, durante il soggiorno, l’utente ha la possibilità di ricevere delle mappe personalizzabili grazie alle quali poter visitare la città e i suoi luoghi di interesse.
I consigli offerti nelle mappe sono fondati sulle tips dei locals.
Un progetto, questo, nato a Bologna e che si sta sviluppando su tutto il territorio italiano.
Aspetti non convenzionali: questo è ciò su cui punta il turismo esperenziale. Perchè non sono i prodotti o i gadget ad essere ricordati nel tempo dai viaggiatori, ma l’esperienza loro offerta.