Il Titanic II riprenderà il suo viaggio rifacendosi su quel destino avverso che lo volle adagiato, tragicamente, sul fondale marino.
Numerose le vittime che salparono con la speranza di una vita migliore trovando la peggiore delle morti.
Nella notte tra il 14 e 15 aprile 1912 il Titanic entrò in collisione con un iceberg; un urto previsto e che il Capitano Edward John Smith sottovalutò nell’illusione di arginare il pericolo.
Titanic, un nome imponente per un tragico destino
La nave era stata progettata, dalla White Star Line, per conquistare le rotte oceaniche; in realtà tutto quello che riuscì ad ottenere furono titoli in grassetto sulle cronache mondiali e pagine di storia.
Una storia che ci arriva, tuttora, in tutto il suo eco mortifero, tale da spingere, artisti, registi e scrittori a rievocare quei tragici momenti.
Rivendicare una triste storia
E’ stato, infatti, presentato il progetto della versione moderna del transatlantico che salperà a Dubai.
Una nave ripresa in tutti i particolari della sfortunata versione precedente.
Ripreso nello sfarzo e nell’eleganza, ma con modifiche necessarie ad assicurare la certezza del viaggio in mare con approdo.
L’azienda produttrice prevede la prima tappa a Southampton, il noto sito di approdo del primo Titanic; seguirà la medesima rotta prevista nel 1912, in direzione della Grande Mela.
Il Titanic II trasporterà circa 2400 passeggeri e 900 membri dell’equipaggio.
Una rievocazione fedelissima con un numero maggiore di scialuppe di salvataggio e un sistema di navigazione tecnologicamente avanzato per assicurare un viaggio senza sorprese.
Di certo, in molti, rievocheranno quel momento romantico in cui Leonardo Di Caprio e Kate Winslet si giurarono eterno amore; quella tenera promessa custodita dalle acque gelide della fantasia cinematografica.
Resta un unico, insormontabile dilemma: in quanti sapranno liberarsi dell’immagine del Titanic che affonda e rivendicare quel viaggio terminato troppo in fretta?