L’artista partenopeo Jorit ha realizzato il suo nuovo murales, che è il più grande mai realizzato.
Il murales infatti è di circa 100 metri e raffigura i volti di 5 atleti campani, uno per ogni provincia della regione.
Patrizio Oliva per Napoli, Carmelo Imbriani per Benevento, Antonietta de Martino per Salerno, Nando de Napoli per Avellino e Nando Gentile per Caserta.
Il lavoro è stato commissionato dalla Regione Campania in occasione della trentesima edizione delle Universiadi in programma dal 3 al 14 luglio. E’ stato realizzato su una parete del Palazzo di Giustizia di Napoli, al Centro Direzionale.
L’artista napoletano, ormai icona della Street Art, ha deciso di chiamare la sua opera il “Dipinto”, molto intensa, forte come un pugno allo stomaco, tratto distintivo di tutte le opere del napoletano.
Questo murales è stato realizzato in poco più di un mese e Jorit attraverso i suoi canali social ha permesso a tutti di seguire l’intero processo di realizzazione dell’opera, passo dopo passo, creando in questo modo anche vari dibattiti.
Un’opera che parla a Napoli
Sulla facciata del grattacielo infatti l’artista ha iniziato scrivendo: “Tutti hanno il diritto all’ Educazione Fisica, allo Sport e alla Ricreazione. Tale diritto deve essere assicurato dall’inserimento dell’educazione fisica, teorica e pratica nei programmi di studio del sistema didattico nazionale. Oltre che dall’ampiezza dell’istruzione e dall’abbondanza dei mezzi a disposizione della comunità, per favorire la pratica generalizzata degli sport e della ricreazione! Viva Lo Sport”.
L’opera ormai è terminata. I 5 volti spiccano in un angolo del Centro Direzionale e sono caratterizzati dalle due strisce rosse, ormai un pò il simbolo rappresentativo dell’artista.
I volti sono rivolti però alla città, non guardano il Centro Direzionale, guardano il carcere di Poggioreale.
Tutto assume un significato, dal fatto che siano realizzati in uno dei punti più critici della città, al fatto che siano figure importanti della Campania che vogliono rappresentarla e parlare di essa.
I 5 volti che rappresentato le storie di chi con lo sport ce l’ha fatta, di come lo sport possa essere un aiuto per tutti, un motivo di riscatto sociale, un punto di partenza e di arrivo.