Un reperto storico, un oggetto davvero particolare quello che è stato battuto all’asta all’Hotel Drouot di Parigi. Si tratta della pistola con cui Vincent Van Gogh si sarebbe suicidato nel 1890.
L’arma che nel tempo ha affascinato musei e collezionisti di tutto il mondo è stata venduta per 162.500 euro.
La pistola
Il pezzo messo all’asta è una pistola di tipo Lefaucheux, di calibro 7 mm. E’ stata definita nel tempo come “l’arma più celebre della storia” e il suo valore era stato stimato dai collezionisti tra i 40mila e i 60mila euro. Dalla base di partenza di 20.000 euro si è raggiunta la cifra che ha superato i 160.000 mila euro. L’aquirente si è aggiudicato l’oggetto attraverso una telefonata dunque al momento non è noto.
Particolare importante
In realtà non è mai stato provato che l’arma sia quella effettivamente utilizzata nel suicidio dall’artista olandese: alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi del ferimento accidentale dell’artista.
Nel 2011, gli studiosi americani Steven Naifeh e Gregory W. Smith, autori del libro Vincent van Gogh The life, hanno però confermato che l’arma che portò alla morte di Van Gogh era questa. La teoria però racconta che l’artista non si sia suicidato, ma sia stato vittima di un incidente causato da dei ragazzi che stavano giocando con l’arma in questione.
Il ritrovamento e la storia
Il revolver battuto all’asta a Parigi venne scoperto nel 1965 da un contadino che lo trovò nello stesso campo dove Van Gogh fu trovato ferito il 27 luglio 1890 ad Auvers-sur-Oise. Secondo la ricostruzione dopo il ritrovamento, la pistola venne consegnata al proprietario dell’albergo Ravoux di Auvers-sur-Oise dove l’artista impressionista morì il 29 luglio 1890, due giorni dopo che venne ritrovato ferito gravemente.