Il mondo del gioco d’azzardo, nonostante abbia raggiunto dei numeri considerevoli soprattutto nell’ultimo biennio, è sempre stato oggetto di forte interesse anche da parte di registi e scrittori, che hanno deciso di mettere questo tema al centro delle loro opere, che fossero libri o film. Tra chi si è ispirato a storie realmente accadute e tra chi ha inventato una storia da 0, le produzioni scritte o visive che hanno coinvolto una grande fetta di spettatori o di lettori sono state diverse. Tuttavia, film e libri hanno sempre raccontato storie ambientate in una sala da gioco o in un casinò, proprio per ricreare al cento per cento l’atmosfera che si respira in quei determinati luoghi. Ad oggi, invece, con l’avvento del digitale la fanno da padroni soprattutto il poker giocabile online, le slot machine virtuali e tutto ciò che può essere trovato nelle piattaforme di casinò digitali.
Tuttavia, tornando alle opere di cui vi parlavamo prima e soffermandoci sui libri più che sui film, andiamo a scoprire insieme quali sono le opere scritte che hanno segnato più di tutte il mondo della letteratura associato al gioco. Il primo libro di cui vi parliamo oggi è intitolato Bringing Down The House, prodotto e pubblicato da Ben Mezrich. Questo romanzo si concentra in particolar modo sul blackjack e sulle sue regole, soffermandosi soprattutto sul fatto che si tratta di un tipo di gioco per il quale è necessario godere di un’ottima memoria. Ad oggi il blackjack è ancora una delle attività maggiormente chiamate in causa non solo nelle sale da gioco fisiche e intorno al tavolo verde, ma anche sulle varie piattaforme presenti online. Un libro dedicato al poker, invece, è Sex, Lies and Video Poker di Bob Dancer, che narra le vicende di Chris, alle prese con l’amore per Annie e con la fortissima passione che nutre per il gioco. Due cose che il protagonista, nel corso della storia, dovrà imparare a conciliare.
Un altro libro sicuramente popolare in questo senso è La musica del caso, scritto e pubblicato da Paul Auster nel 1990. L’opera scritta racconta la storia di Jim Nashe, che, una volta ereditata una grande eredità dal padre scomparso, con il quale non aveva un grande rapporto, utilizza l’onerosa somma di denaro prima per garantire stabilità economica alla propria figlia e poi per intraprendere un lungo viaggio negli Stati Uniti, durante il quale conosce Jack Pozzi, un abilissimo giocatore di poker che decide di coinvolgerlo in una sfida con Flower e Stone, due milionari molto eccentrici.
Il quarto ed ultimo libro che menzioniamo oggi è La mano sbagliata di Jean-Michel Guenassia, il quale narra le vicende di Baptiste Dupré. Il protagonista ha come chiaro obiettivo quello di diventare il giocatore di poker più forte di tutti i tempi, ma dovrà imparare a fare i conti con degli aspetti psicologici che un gioco ad alti livelli come il poker ti costringe a saper gestire. Non a caso, risulta importante anche l’arte di saper bluffare, un’arte che da pochi anni è stata anche imparata dall’intelligenza artificiale. Dell’aspetto psicologico legato al poker ne parla anche la nota giocatrice Maria Konnikova, che racconta come questo gioco sia strettamente correlato al mondo della psicologia.