Firenze si sta preparando alle atmosfere surreali e alle sonorità rock del Duca Bianco; l’icona del rock svelata attraverso gli occhi di Masayoshi Sukita.
David Bowie non smette di raccontare di sé attraverso il suo sguardo magnetico, capace di catturare la curiosità di chi ha avuto il privilegio di incontrarlo.
Novanta scatti di Masayoshi Sukita daranno ai nostalgici ancora una possibilità imperdibile di incontrare il suo mondo in uno sguardo.
Una mostra senza precedenti
Dal 30 marzo al 28 giugno, Palazzo Medici Riccardi, ospiterà una delle icone intramontabili del rock, in una mostra fotografica dedicata interamente a Bowie.
Ogni sua sala sarà invasa da una personalità difficile da contenere, immortalando momenti di vita oltre alla copertina dell’album ‘Heroes‘.
Le immagini narreranno due forti personalità artistiche che si incontrano per dar vita ad un sodalizio di oltre 40 anni.
Il fotografo giapponese, ci condurrà nella quotidiana narrazione di una vita intensa e produttiva.
Un’occasione unica per incontrare Bowie nel suo intimo contatto con la vita fuori dalla fama che lo ha immortalato.
E’ dal “lontano” 1972 che Masayoshi Sukita incontra ed “eterna” le metamorposi stilistiche del Duca Bianco, con la sua capacità di leggerne ogni sfumatura.
Affascinato dalla personalità di David, Sukita segnerà il suo destino artistico incontrando la sua “musa”.
Racconta “Ero a Londra per fotografare Marc Bolan, ma non sapevo chi fosse Bowie, lo avvicinai grazie a degli amici e gli mostrai il mio portfolio. Non sapevo che musica facesse, ma avevo sentito che aveva studiato danza con Lindsay Kemp. Il suo linguaggio corporeo era straordinario e piaceva molto a tutt’e due la colonna sonora del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Così combinammo tutti questi elementi nelle nostre foto e quel che ne venne fuori fu semplicemente iconico”.
Al suo amico fotografo il Duca si concede nella sua “sofisticata” e complessa naturalezza.
La complessa naturalezza del Duca
Sukita ebbe l’ardire di non ricercare pose artefatte, si limitò ad assecondare un’immagine di David che scaturisse dal suo “spontaneo” essere al mondo.
Uno dei suoi scatti fu scelto, dallo stesso Bowie, per la copertina di Heroes. Seguirono altre collaborazioni per i successivi album tra cui ‘Tin Machine’ e ‘The Next Day’.
La mostra ‘Heroes’ comprende 38 immagini, che immortalano il soggiorno del Duca a Londra nel 1972, a New York nel 1973 ed in Giappone; è promossa dalla Fondazione in co-produzione con ONO arte contemporanea e sarà visitabile sino al 19 giugno, dal lunedì al giovedì 10.30-13.00 e 15.30-19.30; dal venerdì alla domenica 10.00-19.30 (Ingresso libero).