L’arte di Arturo Loschiaffo: un armonico stridore

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Nel vuoto mediocre dell’attuale cantautorato ci ha molto colpito un personaggio incontrato on line su youtube per lo stridore tra versi densi, dolcissimi e colti e il “figuro” che li propone: Arturo Loschiaffo.

Non sappiamo neanche se possiamo parlare di cantautore, o di performer che usa la poesia e la musica per un esplosivo sipario che ci diverte fino alla commozione. Proviamo a chiederlo direttamente all’ideatore del personaggio: Ettore Pastena, in un’intervista telefonica che riportiamo fedelmente.

Buonasera Ettore, finalmente riusciamo a sentirci, non è stato facile, ti sto rincorrendo da tempo ma, come leggo dalla tua biografia, è difficile che resti fermo in un posto. Nasci ad Avellino, poi all’università di Pisa per studiare lettere, poi a fare il contadino in Francia, poi l’artista di strada a Venezia, poi a Torino per la scuola di teatro fisico di Philippe Radici, poi due anni col circo Soluna ed ora a Bruxelles. Ti fermerai?

Sì, ma più per pigrizia che per volontà

Veniamo al motivo dell’intervista, come nasce Arturo Loschiaffo e perché?

Arturo non nasce, viene invocato come un demone. Perché ho invocato un demone? Mi stavo annoiando, evidentemente.

Nel personaggio che è Arturo c’è, oltre alla sublime sgradevolezza, molta violenza gestuale e verbale, la tua splendida silloge poetica si intitola Risse, che rapporto ha Ettore con la violenza e con la dolcezza?

Ettore ha sempre preso un sacco di botte, anche Arturo gliele ha date. Come tutte le persone che le hanno prese Ettore conserva una dolcezza melanconica, molto penosa secondo Arturo.

La cosa che emerge non solo dalle canzoni ma anche dalle poesie è una forte carica di sensualità, quale è il rapporto di Ettore e di Arturo con l’altro sesso e con l’amore?

Ettore ama, Arturo ‘’ schiaffa ’’

Sempre a proposito di donne, alcuni o alcune ritengono il personaggio di Arturo in “Vanessa” maschilista e reazionario, cosa risponderesti?

Hanno ragione. E’ un personggio maschilista e reazionario, un personaggio…

Dicevo in apertura al pezzo che non so se collocarti tra i cantautori o i performer, tu dove ti posizioneresti?

Arturo direbbe ‘’ io sono un poeta ‘’

Dove collocheresti invece le tue radici culturali? E quali sono?

Rimbaud a braccetto con Checco Zalone per le strade di Pisa, Piero Ciampi che beve con Guglielmo d’Aquitania al tavolino di un bar in Giudecca, o Borges in un orto nella Francia meridionle.

Che rapporto hai col mondo che ti circonda, dal punto di vista ecologico, religioso e politico?

Non ho la patente ma ho fede religiosa e ideologia libertaria

In chiusura domanda d’obbligo, che progetti hai per il futuro?

Con Berangere Jadin, compagna di vita e di arte e relizzatrice dei video di Arturo contiamo sempre di continuare a sorprenderci

Grazie, io e la redazione ti auguriamo ogni bene e speriamo di ascoltare altri tuoi pezzi!

Grazie a te

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